Ritenuta d’acconto per la prestazione occasionale: cos’è e quando si può fare?

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In breve

In questo articolo vedremo che cos’è la ritenuta d’acconto per il lavoro con la prestazione occasionale e in quali casi si può fare. Qui sotto trovi un riassunto ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.

Alcune persone utilizzano la prestazione occasionale come metodo per testare il proprio progetto di business, prima di aprire un’attività con la Partita IVA. È importante però conoscere e rispettare le regole per essere sempre in regola.

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Le ritenuta d’acconto sulle prestazioni occasionali è un anticipo sulle tasse che dovrai versare

Per tutti i lavori che prevedono uno scambio di denaro, infatti, devi pagare le tasse. Nel caso della prestazione occasionale, il tuo committente deve versarne una parte in anticipo per conto tuo. Alla fine dell’anno dovrai fare il conteggio tra quanto dovresti versare e quanto è stato già versato in anticipo per te. Dovrai pagare solo la differenza.

La ritenuta d’acconto si calcola come il 20% del tuo compenso

Se ad esempio hai pattuito di essere pagato 100€ per un lavoro, tu riceverai solo 80€ mentre i restanti 20€ verranno trattenuti dal tuo committente e versati allo stato.

Puoi offrire prestazioni con la ritenuta d’acconto solo a chi è sostituto d’imposta, ovvero ha la Partita IVA in regime ordinario oppure ha una società. Non puoi farlo con un privato oppure con chi ha la Partita IVA forfettaria.

Puoi fare la ritenuta d’acconto, lavorando in prestazione occasionale, solo se il tuo lavoro è sporadico e non professionale

Se svolgi la stessa attività in modo continuativo, ad esempio offrendo lo stesso servizio tutti i mesi, la tua attività è continuativa e non puoi usare la prestazione occasionale. 

Lo stesso vale se la tua attività è professionale, ovvero se per svolgerla devi essere iscritto ad un albo o ordine.

In ultimo, non puoi svolgere in prestazione occasionale attività di tipo commerciale oppure artigianale, come ad esempio aprire una bancarella o fare dei lavoretti come idraulico.

In tutti questi casi, dovrai aprire la Partita IVA.

La ritenuta d’acconto potrebbe non essere il tuo unico costo

Superati i 5.000€ di incassi, dovrai iscriverti alla gestione separata INPS per pagare i tuoi contributi per la pensione. Questo sarà un costo sia per te che per il tuo committente.

I contributi saranno del 33,72% del compenso, di cui tu dovrai versare l’11,24% ed il restante 22,48% sarà a carico del tuo committente.

Possiamo aiutarti gratis a capire se per te sia obbligatorio o anche solo conveniente aprire direttamente la Partita IVA

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Ritenuta d’acconto: cos’è e come funziona con la prestazione occasionale?

La ritenuta d’acconto è un anticipo sulle tasse che il tuo committente versa al posto tuo

Quando svolgi un lavoro con la prestazione occasionale, infatti, il tuo committente deve trattenere una parte del tuo compenso e versare allo stato come un anticipo sulle tue tasse.

Alla fine dell’anno dovrai calcolare le tasse che devi versare allo stato in base ai tuoi guadagni. Dalla quota di tasse calcolata dovrai sottrarre quelle già versate in anticipo dai tuoi committenti e verserai solo la differenza

Se ad esempio, hai calcolato 5.000€ di tasse ma i tuoi committenti ne hanno già versate 2.000 come ritenuta d’acconto, dovrai versare solo 3.000€ di tasse ovvero 5.000€ – 2.000€.

La ritenuta d’acconto è il 20% del tuo compenso

Questo significa che se ad esempio hai fatto un lavoro per 100€, il tuo committente deve dare 80€ direttamente a te e 20€ allo stato, tramite versamento con modello F24.

Puoi offrire prestazioni con la ritenuta d’acconto solo a chi è sostituto d’imposta, ovvero Partite IVA in regime ordinario oppure società. Non puoi farlo con un privato oppure con chi ha la Partita IVA forfettaria.

Esiste un caso in cui i soldi delle ritenute d’acconto versati dai tuoi committenti ti vengono restituiti

C’è un principio che si chiama no-tax area: se guadagni al di sotto di un certo limite, non devi pagare le tasse. Per i lavoratori dipendenti e parasubordinati, la categoria in cui rientrano anche le prestazioni occasionali, questo limite è 5.000€.

Significa che se in un anno guadagni fino a 5.000€ lordi non dovrai pagare nessuna tassa e i soldi che sono stati versati in anticipo per conto tuo ti verranno restituiti.

Questi 5.000€ sono totali, quindi in questi rientrano sia i guadagni con la prestazione occasionale, sia quelli con altri tipi di contratto come il lavoro dipendente o il co.co.co.

Possiamo aiutarti gratis a capire se la prestazione occasionale è veramente conveniente per te

Un esperto può studiare la tua situazione nello specifico e dirti se puoi guadagnare di più aprendo direttamente la Partita IVA.

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Prestazione occasionale: quando si può fare?

Puoi effettuare la prestazione occasionale solo se la tua attività rispetta 3 requisiti

La tua attività deve essere intellettuale, occasionale e non professionale

Intellettuale significa che il lavoro è legato alle tue conoscenze e non al tuo lavoro manuale o ad attività commerciali

Puoi svolgere con la prestazione occasionale attività come ad esempio la consulenza oppure le ripetizioni scolastiche. 

Non puoi invece svolgere attività di tipo commerciale, come ad esempio avere una bancarella in una fiera oppure vendere bibite ad un evento. Non puoi neanche svolgere attività di tipo artigianale, come ad esempio quelle di sarto, idraulico, calzolaio o elettricista.

Per svolgere questo tipo di attività devi obbligatoriamente aprire la Partita IVA.

Occasionale significa che svolgi il lavoro in modo sporadico, una volta ogni tanto

Se ad esempio svolgi un’attività di social media manager per un’attività locale e lavori qualche ora tutti i mesi, la tua attività non è occasionale perché il lavoro si ripete ciclicamente.

Allo stesso modo, non puoi gestire un e-commerce con la prestazione occasionale perchè il solo fatto che il sito web sia sempre online e quindi raggiungibile in qualunque momento lo rende un’attività continuativa.

“Non-professionale” significa che il tuo lavoro non prevede una certificazione o un’ abilitazione ufficiale

Anche se sono attività di tipo intellettuale, infatti, non puoi svolgere con la prestazione occasionale nessun lavoro che prevede l’iscrizione ad un albo o ordine professionale.

Con la prestazione occasionale, quindi, non puoi svolgere attività come ad esempio l’avvocato, l’ingegnere, l’architetto, lo psicologo.

Il limite di 5.000€ che ti permette di lavorare senza la Partita IVA non esiste

Quello dei 5.000€ è un falso mito. Sei obbligato ad avere la Partita IVA se la tua attività non rispetta almeno uno dei tre parametri elencati sopra, ovvero se non è intellettuale, occasionale e non professionale.

Sopra ai 5.000€ in un anno, devi iscriverti alla gestione separata INPS

Dovrai versare i contributi per la tua pensione. I contributi saranno del 33,72% del compenso, di cui tu dovrai versare l’11,24% ed il restante 22,48% sarà a carico del tuo committente.

A causa di questo costo aggiuntivo, spesso aprire la Partita IVA potrebbe essere più conveniente

Con la Partita IVA paghi una percentuale più bassa di contributi alla Gestione Separata, il 26,07% contro il 33,72% della prestazione occasionale. Inoltre se scegli il regime forfettario puoi pagare il 15% o addirittura il 5% di tasse, invece del 20% di ritenuta d’acconto e poi l’IRPEF dal 23% al 43%.

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Si basa su una fonte ufficiale dell'agenzia delle entrate ed è stata scritta da un'autrice esperta in temi fiscali.

Scritta da una nostra autrice

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