In breve
In questo articolo vedremo quale codice ATECO devi scegliere se vuoi lavorare come personal trainer, quali attività può svolgere e come fare per iniziare a fare questo lavoro. Qui sotto trovi un riassunto di tutte le informazioni ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.
Il codice ATECO identifica nel dettaglio la tua attività e ti permette di determinare quante tasse e contributi dovrai versare, così da poter effettuare una migliore pianificazione ed evitare sorprese.
Il commercialista è il professionista giusto che può dirti quale sia il codice più adatto per te e come ottenere il massimo dalla tua attività. Se vuoi, puoi richiedere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno compilando il form in cima alla pagina.
I codici ATECO per lavorare come personal trainer sono diversi a seconda di quali sono i clienti a cui ti rivolgi
Dovrai utilizzare il codice 96.09.09 – attività di servizi per la persona se fatturi direttamente al cliente privato, oppure il codice 74.90.99 – altre attività professionali se fatturi a palestre, enti, società o strutture sportive.
Se fatturi ad entrambi i tipi di clienti, dovrai avere entrambi i codici ATECO.
In entrambi i casi, dovrai aprire la tua attività come libero professionista
Per farlo ti basterà compilare e inviare all’agenzia delle entrate il modello AA9/12 per richiedere l’apertura della tua Partita IVA. Dovrai anche iscriverti alla gestione separata INPS per versare i contributi obbligatori per la tua pensione.
Pagherai le tasse in modo diverso a seconda del tuo regime fiscale
Con il regime ordinario paghi le tasse con il metodo degli scaglioni progressivi di reddito e percentuali che vanno dal 23% al 43%. Le percentuali si applicano sulla differenza tra gli incassi e le spese che hai sostenuto per l’attività, questa parte è detta imponibile.
Con il regime forfettario, paghi le tasse con una percentuale del 15% oppure del 5% per i primi anni di attività. Anche in questo caso le percentuali si applicano all’imponibile che però si calcola moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale specifico. Questo valore è 67% se utilizzi il codice 96.09.09 oppure 78% se utilizzi il codice 74.90.99.
Dovrai versare i contributi alla gestione separata INPS
Per calcolarli devi applicare una percentuale al tuo imponibile. Per il 2024 la percentuale è del 26,07%.
Possiamo fornirti una consulenza gratis e senza impegno per la tua attività da personal trainer
Un esperto può studiare la tua situazione nello specifico e guidarti nelle scelte più vantaggiose per la tua attività.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno cliccando sul riquadro qui sotto.
ATECO personal trainer: quali sono e quali attività puoi svolgere?
Per lavorare come personal trainer puoi scegliere tra 2 codici ATECO diversi, a seconda di dove lavori e a quale tipo di clienti ti rivolgi
I codici sono 96.09.09 – altre attività di servizi per la persona nca e 74.90.99 – altre attività professionali nca
Devi usare il codice 96.09.09 – altre attività di servizi per la persona nca se lavori direttamente con i clienti
Devi usarlo ad esempio se i clienti acquistano direttamente da te le sessioni di allenamento in palestra oppure se fai coaching online.
Le tue fatture saranno intestate direttamente alla persona che alleni. Dovrai inserire in fattura il codice fiscale del tuo cliente perché si tratta di un privato che quindi non ha la Partita IVA.
Devi usare il codice 74.90.99 – altre attività professionali nca se lavori per palestre, associazioni o società sportive oppure per enti e aziende
È questo il caso se, ad esempio, lavori come preparatore atletico per alcuni giocatori di una squadra di calcio oppure se hai stretto accordi con una palestra che poi rivende i tuoi servizi ai suoi iscritti.
Devi usare questo codice anche se vendi i tuoi servizi alle aziende, ad esempio se offrono palestra e personal trainer come benefit di welfare aziendale.
In questo caso, il cliente a cui intesterai le fatture sarà sempre un’attività con la Partita IVA.
Se svolgi entrambe le attività, lavorando sia con clienti privati che con aziende o società sportive, dovrai avere entrambi i codici ATECO
Puoi averne fino ad un massimo di sei con la tua Partita IVA, quindi non devi aprirne due diverse.
Dato che sono 2 codici generici, quando apri la Partita IVA dovrai specificare che lavorerai come personal trainer
La sigla nca, infatti, significa non classificato altrove. I codici ATECO con questa sigla raccolgono tutte le attività che non sono state classificate con codici specifici.
Quando apri la tua attività non basta solo inserire nei documenti il codice ATECO che hai scelto ma dovrai anche specificare quale attività svolgerai. Nel tuo caso, ti basterà scrivere personal trainer.
Possiamo aiutarti gratis a scegliere il codice ATECO più adatto a te
Un esperto studierà la tua situazione nello specifico e ti aiuterà a capire se scegliere uno dei due codici o se averli entrambi.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto cliccando il riquadro qui sotto.
Partita IVA come personal trainer: come aprirla e quanto costa?
Per avviare la tua attività come personal trainer dovrai aprire la Partita IVA come libero professionista
Dovrai compilare e inviare all’agenzia delle entrate il modello AA9/12. Dovrai inserire le tue informazioni personali come nome, cognome e indirizzo, e quelle relative all’attività che vuoi aprire, come il codice ATECO.
Dovrai anche iscriverti alla gestione separata INPS per versare i contributi. Puoi farlo online sul sito dell’ente oppure andando di persona in un ufficio della tua zona.
La pratica può essere gratuita
Se fai tutto da solo, non avrai alcun costo. Se invece ti rivolgi ad un esperto come il commercialista dovrai pagare il suo compenso che può andare da 300€ a 600€ a seconda del professionista e delle caratteristiche specifiche della tua attività.
Con il regime ordinario pagherai l’IRPEF con il metodo degli scaglioni progressivi di reddito
Devi calcolare il tuo imponibile fiscale ovvero la differenza tra gli incassi totali, le spese che hai sostenuto e i contributi che hai versato.
L’imponibile viene diviso in blocchi, detti scaglioni, e per ognuno paghi una percentuale sempre più alta di tasse, come in tabella:
Scaglione di reddito | % IRPEF |
fino a 28.000€ | 23% |
da 28.000,01€ a 50.000€ | 35% |
oltre 50.000,01€ | 43% |
Ad esempio se hai un imponibile di 30.000€ paghi 6.440€ di IRPEF per il primo scaglione, ovvero il 23% di 28.000€. I restanti 2.000€ per raggiungere i 30.000€ di imponibile appartengono al secondo scaglione, quindi pagherai altri 700€, ovvero il 35% di 2.000€.
In totale pagherai 7.140€ di IRPEF, la somma di 6.440€ e 700€.
Con questo regime fiscale devi anche aggiungere l’IVA ai tuoi prezzi.
Se sei in regime forfettario pagherai il 15% o il 5% di tasse su una parte diversa dei tuoi incassi a seconda del codice ATECO che utilizzi
La parte di incassi su cui si calcolano le tasse si chiama imponibile e in forfettario si calcola moltiplicando gli incassi totali dell’anno per un valore percentuale e poi togliendo i contributi.
Per il codice 96.09.09 la percentuale è del 67%, mentre utilizzando il codice 74.90.99 sarà del 78%.
Puoi applicare la percentuale del 5% per i primi 5 anni se apri una nuova attività. Dal sesto anno in poi o se hai rilevato un’attività già avviata, pagherai il 15%.
Oltre alle tasse dovrai versare i contributi alla gestione separata INPS
Devi applicare al tuo imponibile una percentuale fissa che cambia di anno in anno. Per il 2024, questa è pari a 26,07%.
Possiamo aiutarti gratis a capire quale sia il regime fiscale più vantaggioso per te
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno compilando il form qui sotto.