Lavorare nella moda è il sogno di moltissime persone, affascinate dal glamour che circonda il mondo delle passerelle. Le professioni che raccontano questo mondo sono varie e molto diverse ma forse una più di tutte rappresenta il passaggio concreto del trasformare la propria passione per la moda in un lavoro vero, facendo del proprio gusto estetico il centro della propria attività. Stiamo parlando del ricercatore di tendenze.
Chi è un ricercatore di tendenze
Il ricercatore di tendenze è una persona primaria nel settore della moda, un contesto altamente competitivo che si basa sul gusto estetico e che necessita quindi di continuo aggiornamento, evoluzione e identificazione con le tendenze, appunto, più in voga, ricercando il valore non solo nel rapporto qualità-prezzo, ma nell’identificazione con un brand nel suo complesso.
Per definire nuove tendenze, spunti creativi e stili le aziende di moda si affidano ad una figura professionale ben precisa: il Ricercatore di Tendenze, o anche detto Cool Hunter.
Il Cool Hunter è una persona dinamica, molto attenta ai cambiamenti sociali, che crea ispirazione e gusto da settori che possono apparire molto diversi tra loto ma che in realtà hanno dei punti in comune. Non solo moda quindi, ma arte, spettacolo, costume. Per mettere insieme gli elementi e definire una scaletta di stile che varia di anno in anno.
Quali sono le caratteristiche di un ottimo Cool Hunter?
Oltre ad avere una metodologia di ricerca precisa e puntuale, il Cool Hunter deve posserdee delle qualità fondamentali che lo aiuteranno nel suo lavoro:
- Curiosità fuori dal comune
- Forte senso dell’istinto
- Forte attenzione alle novità
- Grande spirito di osservazione
- Voglia di lavorare in maniera inusuale
- Costanza nel tempo
- Forte capacità di analisi
- Voglia di viaggiare
Quale carriera può avere un Cool Hunter?
Il Cool Hunter è un figura professionale strategica e molto creativa: può lavorare in aziende di moda a stretto contatto con il reparto stile, organizzare eventi e attività che richiedano una forte sensibilità estetica o addirittura con enti istituzionali più importanti per attività di gestione del brand.
Proprio per questo motivo il ricercatore di tendenze è sostanzialmente un libero professionista che necessiterà, per l’avvio della sua attività, dell’apertura della Partita IVA in modo da operare nel regime fiscale corretto e senza rischi legali, in maniera autonoma e sicura.
Quale tipologia di studio è più utile avere?
Anche se la passione riveste un ruolo fondamentale, da solo non è sufficiente e per lavorare al meglio serve un percorso di studi adeguato. È essenziale sviluppare un’ampia cultura della moda e una radicata conoscenza di tutti i settori della moda sia in termini di stile che legati al mondo del marketing.
Occorre un percorso formativo completo e multidisciplinare che permetta di vivere la creatività a 360°, sviluppando capacità di osservazione e analisi, trasformando gli spunti in anticipazioni di life-style. Un percorso all’interno di una scuola di moda, ad esempio, è un ottima scelta perché permette un confronto diretto con diversi professionisti del settore che operano direttamente sul campo e possono dare un concreto supporto alla crescita professionale, oltre a poter accedere a tirocini formativi in importanti aziende già presenti nel mercato.
Parlando di passione, quanto è importante?
Tanto. La passione è l’anima di questo lavoro e occorre avere una visione multidisciplinare e quindi una mente aperta, saper osservare, rincorrere e percepire ogni minimo dettaglio, anche il più banale, in metropolitana, per strada, tra la gente.
Risulta fondamentale inoltre un bagaglio di conoscenza storica della moda, per paragonare le nuove tendenze alle passate e capire da dove arrivano. Per poi spaziare al cinema, al teatro e in parte anche alla televisione.
Insomma, il mestiere del ricercatore di tendenze è forse uno dei più “sognanti” lavori legati al mondo della moda. Farlo, con gli giusti strumenti è possibile, per trasformare concretamente la propria passione nel lavoro dei sogni.