Questa è una storia di ripartenze, fisiche e immateriali, che si mescolano senza continuità alla voglia di farcela, all’ambizione e a quella tenacia che caratterizza moltissimo chi arriva da piccole realtà, costretto ad uscire dal piccolo guscio della provincia italiana per volare più in alto, crearsi una professione partendo da se stessi e mollando le certezze per acquisirne di altre, ancora più forti.
Ci siamo fatti raccontare la storia di Dalila, o Dalilù per i suoi followers digitali, una ragazza cresciuta sin da ragazzina a pane e video, con una passione che cresce fin dai primi esperimenti fatti con gli amici, dai compleanni alle feste di scuola. Elaborare le immagini per crearne un racconto, una storia, dare un senso a immagini sparse, mettendole una dopo l’altra in una narrazione tutta nuova con la musica, vero collante che l’ha accompagnata fin da subito.
“Da autodidatta è tutto più difficile. Ma riuscirci è stata la soddisfazione più grande di tutte”
Dalila arriva dalla provincia di Frosinone, una realtà troppo piccola per la sua ambizione. Ma è quando vive a Roma che inizia a farsi conoscere davvero, arrivano i primi clienti, dal passaparola e da contatti diretti.
Ma proprio in quel periodo un incendio distrugge tutto, le attrezzature video, i pc, lo studio intero. Ed è da questo evento drammatico che Dalila riparte da zero: “la musica è la mia passione più grande, e io voglio lavorarci. Devo vivere dove la musica oggi, batte più forte. Mi trasferisco a Milano”.
Da quel momento non lavora più da sola, nasce un piccolo team o, come bene ci racconta “una rete di contatti di talento” che le permette di lavorare in più luoghi d’Italia, non avendo una vera e propria base ma ragionando in maniera totalmente fluida, grazie anche e soprattutto ai social, dove inizia a raccontare il suo lavoro ma anche se stessa, in maniera limpida e trasparente, senza filtri.
“Quasi tutti i miei clienti arrivano dai social. Perché da lì riescono a vedere chi sei davvero”.
Dal social, ci racconta, passa anche lei con il suo canale Youtube, dove supera la timidezza e racconta il suo lavoro con un tocco personale, quasi fosse una sfida con se stessa, ogni giorno, ogni nuovo video pubblicato.
Facciamo una pausa, tra qualche risata e aneddoti personali prima di passare al tema forse più importante, che ha fatto da collante al suo percorso: lavorare da freelance. Si percepisce la tenacia e la voglia di fare da sé, che emerge in due parole: responsabilità e libertà.
Una libertà che passa dagli orari di lavoro ma anche nella creazione di una rete di contatti ampia, varia, come dice lei stessa “bellissima e ricca”.
“Le soluzioni devi trovarle te, da sola” ci racconta, “ma trovarle è l’obiettivo stesso del mio lavoro. Lo trovo pieno di energia”. Ne approfitto per fare l’ultima domanda: “Lavorare ovunque, in maniera flessibile, per te Dalila, cosa significa davvero?”
“Giro l’Italia e il mondo, per poi ripartire, questo è il mio spirito. Ogni sfida è differente. Mi piace buttarmi a capofitto. Questo per me non è semplice lavoro. Questa è la mia vita, e mi piace un casino”.
Buon lavoro Dalilù e mi raccomando, racconta sempre delle storie speciali.