Se svolgi una prestazione occasionale senza avere la Partita IVA devi emettere una ricevuta con la ritenuta d’acconto del 20%.
All’interno della ricevuta devi inserire:
- Data e numero progressivo del documento
- I tuoi dati anagrafici e quelli del tuo cliente
- Descrizione dell’attività che hai svolto
- Compenso lordo
- Ritenuta d’acconto, da calcolare sul compenso lordo
- Compenso netto, cioè la differenza tra il compenso lordo e la ritenuta d’acconto
Facciamo un esempio:
Hai svolto un lavoro in prestazione occasionale per un guadagno lordo di 1.000€:
- Importo della ritenuta d’acconto 1.000€ x 20% = 200€
- Guadagno netto 1.000€ – 200€ = 800€
I 200€ non ti verranno pagati, perché saranno trattenuti dal cliente, che si occuperà di versarli per te all’agenzia delle entrate entro il 16 del mese successivo tramite modello F24.
Se non ti limiti a collaborare in modo occasionale con un cliente o vuoi aprire la tua attività, puoi aprire la Partita IVA, con il vantaggio di non dover più pagare il 20% su ogni prestazione, ma il 15% in regime forfettario, che scende al 5% per i primi 5 anni.
Il consulente fiscale è la persona giusta per capire se ti conviene continuare a lavorare in prestazione occasionale, oppure aprire la Partita IVA.
Puoi ricevere una consulenza gratuita e senza impegno da un consulente fiscale di Fiscozen, compilando il modulo sotto.