Se ti stai collegando al portale web dell’agenzia delle entrate e ti compare “errore 500” significa che c’è un errore di collegamento con il server dell’agenzia.
Ad esempio, se stai cercando di inviare i corrispettivi elettronici giornalieri e ti appare l’errore 500, dovrai solo aspettare e ritentare l’invio dopo qualche ora o il giorno successivo.
Questo perché l’errore non dipende dal tuo dispositivo o dal registratore di cassa telematico che stai utilizzando.
Per non incorrere in sanzioni dovrai ricordarti di effettuare la trasmissione dei corrispettivi entro i 12 giorni successivi.
Ci sono altri motivi per cui potresti avere problemi nell’invio dei corrispettivi.
Ad esempio se il problema deriva dal malfunzionamento del del registratore di cassa telematico puoi trovarti in due situazioni:
- se il registratore telematico viene riparato lo stesso giorno dovrai inviare alla fine della giornata lavorativa il totale dei corrispettivi annotati sul registro di emergenza, che può essere cartaceo oppure tenuto tramite l’utilizzo di un software
- se il registratore telematico torna in funzione qualche giorno dopo dovrai inviare l’importo totale giornaliero dei corrispettivi annotati sul registro di emergenza dei giorni di malfunzionamento
In entrambi i casi, dovrai effettuare l’invio dei corrispettivi annotati sul registro di emergenza tramite la procedura “dispositivo fuori servizio” che permette di segnalare lo stato di malfunzionamento all’agenzia.
Attraverso questa procedura puoi comunicare i corrispettivi, segnati sul registro di emergenza tramite la modalità di inserimento e invio dei corrispettivi telematici del portale dell’agenzia delle entrate.
La mancata o la tardiva comunicazione dei corrispettivi o l’invio di corrispettivi non completi o non corrispondenti alle entrate reali comporta l’applicazione di una sanzione, da parte dell’agenzia delle entrate, del 90% dell’imposta.
A questa sanzione può essere aggiunta anche la sospensione dell’attività per un periodo:
- che va da un minimo di 3 giorni ad un massimo di un mese per importi non comunicati correttamente inferiori a 50.000€
- massimo di 6 mesi per importi non comunicati correttamente superiori a 50.000€
Per evitare di ricevere sanzioni per l’errata emissione dello scontrino elettronico, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto Fiscozen compilando il form qui sotto.