In breve
In questo articolo vedremo quali sono i passaggi per aprire un e-commerce in Italia, quali sono i costi per farlo e, una volta aperto, quanto costa mantenerlo. Qui sotto trovi un riassunto di tutte le informazioni ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.
Aprire un e-commerce è una grande opportunità per lanciare la tua attività sul web e raggiungere clienti in tutta Italia. Grazie alla consulenza di un esperto puoi avere tutte le carte in regola per avere successo con la tua attività.
Il commercialista può aiutarti a capire come avviare e gestire il tuo e-commerce in modo ottimale. Se vuoi puoi ottenere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno compilando il form in cima alla pagina.
Per aprire un e-commerce devi per prima cosa aprire la Partita IVA indipendentemente da quanto incassi
L’e-commerce è considerato attività continuativa e questo è uno dei requisiti che obbliga ad avere la Partita IVA.
Per aprire la tua attività dovrai avviare una ditta individuale commerciale
Per prima cosa dovrai acquistare un servizio di PEC e firma digitale, che ti serviranno per completare le pratiche.
Il secondo passaggio è compilare la pratica ComUnica che ti permette di aprire la Partita IVA, iscriverti al registro delle imprese e alla gestione commercianti INPS per versare i contributi.
Per iniziare ufficialmente a vendere dovrai anche inviare la pratica SCIA al comune in cui avrà sede la tua attività.
I costi di apertura sono possono andare da circa 100€ a oltre 300€
I servizi di PEC e firma digitale in genere partono da 35€ all’anno.
L’iscrizione alla camera di commercio può essere di 78,50€ oppure 155,40€ a seconda di quanto è grande la tua attività.
La SCIA può andare da 0€ a 200€ in base al tuo comune.
Una volta aperta la tua attività avrai tre tipi di costi da affrontare: tasse, contributi e commercialista
Le tasse vanno calcolate sull’imponibile, ovvero la differenza tra incassi e spese, e in modo diverso in base al tuo regime fiscale:
Con l’ordinario devi pagare l’IRPEF, un’imposta cha va dal 23% al 43% sull’imponibile.
Con il forfettario paghi il 15% dell’imponibile oppure solo il 5% per i primi 5 anni se avvii una nuova attività.
I contributi sono di due tipi:
- fissi: 4.515,43€ all’anno da pagare in quattro rate trimestrali
- variabili: sull’imponibile che supera i 18.415€ devi calcolare 24,48%
Il commercialista può andare da 400€ fino a 2.000€ annui.
Possiamo aiutarti gratis a capire come aprire e gestire il tuo e-commerce in Italia
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Aprire un e-commerce: come fare e quanto costa?
Per aprire un e-commerce devi obbligatoriamente avere la Partita IVA
Dato che l’e-commerce è un’attività che è sempre online e raggiungibile dai clienti, viene considerata un’attività continuativa. Il fatto di essere un’attività continuativa è proprio uno dei requisiti che rende obbligatoria la Partita IVA.
Non è quindi possibile avere un e-commerce con la prestazione occasionale, anche se incassi meno di 5.000€ in un anno.
Ogni attività ha un codice ATECO che la identifica per l’agenzia delle entrate. Per gli e-commerce è 47.91.10.
Per prima cosa, devi acquistare un servizio di PEC e di firma digitale
Sul mercato esistono diversi fornitori di servizi che offrono questi due strumenti a diverse fasce di prezzo, generalmente il costo dei due parte da 35€ all’anno.
È necessario acquistarle subito perché saranno necessarie per completare la pratica di apertura.
Con questi 2 strumenti, potrai fare la pratica ComUnica, necessaria all’apertura della tua ditta
Il suo costo può essere 78,50€ oppure 155,50€.
Questa pratica ti permette in una volta sola di aprire la Partita IVA, iscriverti alla gestione commercianti INPS e iscriverti al registro delle imprese della tua camera di commercio.
Il costo della pratica è legato al registro delle imprese ed è così diviso:
- diritti di segreteria: 18€
- imposta di bollo: 17,50€
- primo diritto camerale, che poi sarà annuale: 53€ o 120€ a seconda di quanto è grande la tua attività
Ad esempio, pagherai 53€ se sei solo tu a gestire il tuo e-commerce, pagherai 120€ se hai tanti dipendenti.
Per iniziare a lavorare, dovrai anche richiedere la SCIA che può costare da 0€ a 200€ a seconda del comune in cui svolgi l’attività
Questa pratica è la segnalazione certificata di inizio attività. La devi compilare e consegnare allo sportello SUAP del comune. Alcuni comuni più piccoli non hanno un SUAP, ma fanno capo ad uno sportello centrale che raccoglie le richieste della zona.
Questi sono i costi se fai tutto da solo, se ti rivolgi ad un commercialista dovrai pagare il suo compenso
Il costo di un commercialista per aprire una ditta individuale può andare dai 600€ ai 1500€, a seconda della complessità delle pratiche. Ad esempio, se intendi vendere all’estero è richiesta l’iscrizione al VIES.
Possiamo aiutarti gratis a capire come aprire la tua ditta individuale per avviare il tuo e-commerce
Un esperto potrà studiare la tua situazione nello specifico, dirti come risparmiare il più possibile e potrà anche compilare le pratiche al posto tuo.
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Gestire un e-commerce in Italia: quali sono i costi?
Una volta aperto il tuo e-commerce, dovrai sostenere 3 tipi di costi
Sono le tasse, i contributi e il costo del commercialista
Le tasse sono calcolate in modo diverso in base al tuo regime fiscale
Ci sono diversi regimi fiscali ma i più comuni sono ordinario e forfettario.
Con l’ordinario pagherai l’IRPEF con il metodo degli scaglioni progressivi di reddito
Devi calcolare la differenza tra gli incassi, le spese che hai sostenuto e i contributi che hai versato. Il risultato sarà il tuo imponibile.
L’imponibile viene poi diviso in blocchi, detti scaglioni, e per ognuno paghi una percentuale sempre più alta di tasse, come in tabella:
Scaglione di reddito | % IRPEF |
fino a 28.000€ | 23% |
da 28.000,01€ a 50.000€ | 35% |
oltre 50.000,01€ | 43% |
Ad esempio se hai un imponibile di 30.000€ paghi 6.440€ di IRPEF per il primo scaglione, ovvero il 23% di 28.000€. I restanti 2.000€ per raggiungere i 30.000€ di imponibile appartengono al secondo scaglione, quindi pagherai altri 700€, ovvero il 35% di 2.000€.
In totale pagherai 7.140€ di IRPEF, ovvero 6.440€ più 700€.
Con questo regime fiscale devi anche aggiungere l’IVA ai tuoi prezzi.
Con il forfettario paghi una flat tax che si chiama imposta sostitutiva
Questo regime fiscale ti permette di pagare il 15% o il 5% per i primi 5 anni se hai aperto una nuova attività.
Pagherai questi valori su una parte dei tuoi incassi che si chiama imponibile. La trovi grazie ad una percentuale, detta coefficiente di redditività, che per gli e-commerce è del 40%.
Ad esempio, se hai incassato 20.000€ e hai un coefficiente del 40%, pagherai le tasse su 8.000€, quindi il 40% di 20.000€.
Con questo regime fiscale non devi applicare l’IVA sui tuoi prezzi.
Oltre alle tasse, pagherai anche i contributi alla gestione commercianti INPS che sono di 2 tipi
I fissi sono 4.515,43€ che devi versare in quattro rate trimestrali di pari importo.
I variabili devono essere pagati solo se il tuo imponibile supera i 18.415€. Sulla parte di imponibile che supera questa quota devi applicare il 24,48%. Il risultato sarà la quota che devi versare
Il commercialista ha un costo che varia in base al tuo regime fiscale
Per la gestione della tua attività può costare dai 400€ ai 1.500€ all’anno in base al professionista e al numero di pratiche. Ad esempio se vendi all’estero ci sono le pratiche dell’esportazione e potrebbe costare di più.
Possiamo aiutarti a calcolare e a tenere traccia dei costi del tuo e-commerce
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