Per trasferire la residenza fiscale all’estero dovrai:
- richiedere la cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente
- provvedere all’iscrizione all’AIRE, ossia l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, che dovrai mantenere per un periodo minimo di 183 giorni all’anno
La residenza fiscale indica il paese in cui devi pagare le tasse.
Se sei un lavoratore dipendente o hai una Partita IVA come lavoratore autonomo o ditta individuale, la tua residenza fiscale è in Italia se per la maggior parte dell’anno, ossia 183 giorni, o 184 se l’anno è bisestile, presenti almeno uno dei seguenti requisiti:
- hai domicilio in Italia
- sei residente in Italia
Essere fiscalmente residenti in un dato paese, in questo caso l’Italia, comporta una serie di importanti obblighi, ossia:
- obbligo di dichiarare tutti i redditi, compresi quelli prodotti e/o incassati all’estero, al fisco italiano tramite la dichiarazione fiscale annuale
- obbligo di versare imposte e contributi in Italia
La residenza fiscale non deve essere confusa con il domicilio fiscale che è l’indirizzo del luogo dove svolgi la tua attività di lavoro autonomo dichiarato al momento dell’apertura della tua Partita IVA.
Ad esempio, il tuo domicilio fiscale può essere l’ufficio, lo studio, il capannone o qualunque altro luogo in cui ti rechi abitualmente per svolgere la tua professione autonoma.
Quando apri partita IVA dovrai indicare il domicilio fiscale nel modulo AA9/12 nel caso in cui tu sia un professionista o nel modulo ComUnica nel caso in cui stai aprendo una Partita IVA come ditta individuale.
Il domicilio fiscale è importante per tutti i lavoratori autonomi in la Partita IVA, perché:
- determina l’ufficio di competenza territoriale dell’agenzia delle entrate, dell’INPS e dell’INAIL
- è il luogo dove riceverai eventuali controlli sul tuo lavoro
- è l’indirizzo a cui vengono inviate le comunicazioni da parte dell’agenzia delle entrate, come gli accertamenti, gli avvisi di pagamento e le cartelle esattoriali per la notifica delle sanzioni
In ogni momento, puoi indicare un luogo differente dove ricevere le comunicazioni da parte del fisco e degli altri enti pubblici, senza modificare il tuo domicilio fiscale.
Per farlo devi compilare il modulo di variazione che trovi sul sito dell’agenzia delle entrate, inserendo:
- i tuoi dati anagrafici
- il codice fiscale, il cognome e il nome della persona fisica o il codice fiscale e la denominazione dell’ufficio presso il quale vuole farsi notificare atti e avvisi. Ad esempio, lo studio del tuo commercialista
- l’indirizzo del tuo domicilio fiscale
Per avere un supporto in merito al trasferimento della tua residenza fiscale all’estero, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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