Contributi INPS in regime forfettario: quanti sono e come calcolarli?

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In breve

In questo articolo vedremo quali sono i contributi INPS se hai un’ attività in regime forfettario e come calcolarli. Qui sotto trovi un riassunto di tutte le informazioni ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.

Conoscere quanti contributi devi versare è molto importante per una buona pianificazione fiscale, ti aiuta a mettere da parte la giusta quantità di denaro per non avere sorprese quando arrivano le scadenze di versamento.

Il commercialista può aiutarti nei calcoli e può anche farli al posto tuo. Puoi ottenere un consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto, compilando il form in cima alla pagina.

Il calcolo dei contributi INPS cambia in base alla gestione previdenziale a cui sei iscritto

Se svolgi un’attività intellettuale per cui non esiste una cassa privata devi iscriverti alla gestione separata INPS.

Se la tua attività è commerciale, come un negozio o un ristorante, devi iscriverti alla gestione commercianti INPS

Se sei un artigiano, come un parrucchiere o un elettricista, devi iscriverti alla gestione artigiani INPS.

Prima di vedere nel dettaglio le gestioni, dobbiamo introdurre il concetto di imponibile previdenziale

È la quota su cui si calcolano i contributi e in regime forfettario si trova moltiplicando il totale degli incassi dell’anno per un valore percentuale specifico per ogni attività.

Ad esempio, se sei un social media manager la tua percentuale è 78% e se ad esempio hai incassato 20.000€ il tuo imponibile è 15.600€ ovvero 20.000€ x 78%.

Con la gestione separata INPS devi applicare la percentuale fissa del 26,07% 

La percentuale cambia ogni anno e questa è quella per il 2023. Devi calcolare i contributi applicandola all’imponibile previdenziale.

Se riprendiamo l’esempio, quindi, i contributi da versare sono 4.067€ ovvero 15.600€ x 26,07%

Se sei in gestione commercianti o artigiani INPS devi versare due tipi di contributi: fissi e variabili

Per il 2024 i contributi fissi sono 4.515,43€ per i commercianti e 4.427,04€ per gli artigiani, indipendentemente da quanto incasserai.

Se il tuo imponibile supera i 18.415€, sulla parte che avanza devi versare il 24,48% se sei commerciante e il 24% se sei artigiano.

In regime forfettario puoi accedere ad una riduzione del 35% dei contributi fissi e variabili.

Possiamo aiutarti gratuitamente a capire come fare i calcoli

I nostri esperti possono accompagnarti passo passo per comprendere ogni passaggio dei calcoli e possono anche fare tutto al posto tuo.

Se vuoi, puoi ricevere una consulenza fiscale gratis con un nostro esperto cliccando il bottone prenota una consulenza qui sotto.

 

Gestione INPS: come capire qual è quella giusta e perché è importante iscriversi?

Per capire quale sia la gestione giusta per te devi sapere come si identifica la tua attività. Infatti, a seconda dell’attività che svolgi dovrai iscriverti ad una gestione INPS diversa.

Per ogni gestione sono diverse sia le quantità di contributi che devi versare, sia le scadenze per i pagamenti. È importante capire quale sia la gestione giusta per la tua attività per evitare di ricevere sanzioni.

Se sei un libero professionista iscritto ad un albo o ordine professionale che ha creato una cassa previdenziale privata, dovrai iscriverti alla tua cassa di riferimento

Ad esempio gli avvocati devono iscriversi alla cassa forense, i medici e gli odontoiatri devono iscriversi ad ENPAM, i giornalisti devono iscriversi ad INPGI.

Le casse private non sono enti dell’INPS e quindi non le analizzeremo in questo articolo.

Se sei un libero professionista e per la tua attività non esiste una cassa professionale privata o non hai i requisiti per accedere, devi iscriverti alla gestione separata INPS

Ad esempio, ti devi iscrivere se sei un copywriter o un insegnante privato, perché per la tua attività non esistono casse private, oppure se sei un architetto e lavori anche come dipendente, ad esempio se sei un insegnante all’università, perchè non hai i requisiti per accedere ad INARCASSA.

Se hai una ditta individuale artigiana, devi iscriverti alla gestione artigiani INPS

Ad esempio, ti devi iscrivere se lavori come muratore, idraulico o elettricista, come parrucchiere o make up artist e anche se svolgi alcuni lavori nel digitale come l’artista 3d per i videogiochi.

Se hai una ditta individuale commerciale, devi iscriverti alla gestione commercianti INPS

Ad esempio, ti devi iscrivere se hai un negozio o un e-commerce e anche se lavori nel digitale, come influencer o adv specialist. 

È importante iscriversi ad una gestione INPS perché i contributi servono ad ottenere prestazioni previdenziali

La più comune è la pensione di vecchiaia, ovvero il denaro che riceverai quando avrai raggiunto l’età pensionabile e smetterai di lavorare.

Oltre a questa, le gestioni INPS erogano altre prestazioni come ad esempio: 

  • sussidio di maternità, per le lavoratrici autonome che hanno una gravidanza o adottano un bambino
  • pensione di invalidità, per gli autonomi che dopo un incidente o una malattia non possono più lavorare
  • assegno unico e universale per i figli a carico
  • pensione di reversibilità e pensione indiretta per i familiari di un lavoratore deceduto

Possiamo aiutarti gratuitamente a capire a quale gestione INPS ti devi iscrivere

Un commercialista può studiare la tua attività nello specifico e dirti a quale ente devi iscriverti per versare i contributi.

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Gestione separata INPS: quanti contributi sono e quando devo versarli?

I contributi alla gestione separata INPS si pagano solo su una parte di quanto incassi, detta imponibile

In regime forfettario, trovi l’imponibile moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale che è diverso per ogni tipologia di attività.

Ad esempio, per i copywriter questo valore è 78%. Significa che se e hai incassato 30.000€, il tuo imponibile è 23.400€ ovvero il 78% di 30.000€.

La percentuale varia ogni anno e per il 2024 è il 26,07% del tuo imponibile. I contributi che dovrai versare alla gestione separata INPS sono 6.100€ ovvero il 26,07% di 23.400€.

Dovrai versare i contributi seguendo 2 scadenze, il 30 giugno e il 30 novembre 

Per calcolare i contributi si utilizza il sistema dei saldi e degli acconti. 

Per prima cosa devi prendere in considerazione i contributi per l’anno precedente e calcolare l’80%. Devi poi dividere questa quota in parti uguali e pagarla in due fasi: la prima metà entro il 30 giugno e la seconda metà entro il 30 novembre.

Quando poi farai la dichiarazione dei redditi, dovrai calcolare i contributi totali che devi versare, in base ai guadagni che hai avuto in tutto l’anno. Dovrai sottrarre le quote che hai già versato e pagare la differenza, ovvero il saldo, entro il 30 giugno dell’anno successivo.

Vediamo un esempio con gli anni, in modo da avere una visione più chiara del calcolo

Sei un copywriter, nel 2023 hai incassato 30.000€ e con un imponibile di 23.400€ hai calcolato 6.100€ di contributi.

Per il 2024 devi calcolare gli acconti. Si parte da 4.480€ ovvero l’80% di 6.100€. Devi dividere questa quota in due parti uguali, e versarle entro le scadenze degli acconti:

  • 2.240€ da versare entro il 30 giugno 2024
  • 2.240€ da versare entro il 30 novembre 2024

Alla fine del 2024 vedi che hai incassato 40.000€, il tuo imponibile è quindi 31.200€ e i contributi totali che devi versare per l’anno sono 8.134€ ovvero il 26,07% di 31.200€.

Per sapere quanto devi versare di saldo, devi sottrarre a questa cifra i contributi che hai già pagato come acconto: 8.134€ – 2.240€ – 2.240€ = 3.654€

Entro il 30 giugno 2025 devi versare 3.654€ come saldo dei contributi del 2024.

Possiamo supportarti gratuitamente nel fare i calcoli

I nostri esperti possono accompagnarti passo passo per comprendere ogni passaggio dei calcoli e possono anche fare tutto al posto tuo.

Se vuoi, puoi ricevere una consulenza fiscale gratis con un nostro esperto cliccando la foto qui sotto.

 

Gestione artigiani INPS: quanti contributi sono e quando devo versarli?

In gestione artigiani INPS paghi 2 tipi di contributi, fissi e variabili, iniziamo parlando di quelli fissi

Variano di anno in anno e per il 2024 sono 4.427,04€, da versare indipendentemente da quanto incasserai.

Dovrai effettuare i versamenti in quattro rate trimestrali di pari importo, le prime tre entro il 16 maggio, il 20 agosto e il 16 novembre del 2025 e l’ultima entro il 16 febbraio del 2026.

I contributi variabili sono invece il 24% di ciò che supera i 18.415€ di una parte di ciò che incassi, detta imponibile

L’imponibile è una quota che in regime forfettario trovi moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale che è diverso per ogni tipologia di attività.

Se il tuo imponibile non supera questa quota, non dovrai versare contributi variabili. La scadenza per il versamento è il 30 giugno dell’anno successivo.

Vediamo un esempio con gli anni, così sono più chiare le scadenze

Sei un sarto e hai aperto la tua attività il 1° gennaio 2024.

Per prima cosa devi versare i contributi fissi di 4.427,04€ divisi in quattro rate di eguale importo, ovvero 1106,76€

  • prima rata entro il 16 maggio 2024
  • seconda rata entro il 20 agosto 2024
  • terza rata entro il 16 novembre 2024
  • quarta rata entro il 16 febbraio 2025

Alla fine del 2024 vedi che hai incassato 30.000€. L’attività di sarto ha una percentuale del 67% per il calcolo dell’imponibile che quindi è 20.100€ ovvero il 67% di 30.000€.

Devi vedere se il tuo imponibile supera la quota minima e di quanto. Nel tuo caso, il tuo imponibile la supera di 1.685€ che è la differenza tra 20.100€ e 18.415€.

Per calcolare i contributi variabili devi applicare la percentuale del 24% a 1.685€ e ottieni 404,4€ che devi versare entro il 30 giugno 2025.

In regime forfettario puoi avere una riduzione del 35% dei contributi fissi e dei contributi variabili

Per ottenerla ti basta fare richiesta all’INPS direttamente dal sito web. In questo modo puoi pagare meno contributi e avere più denaro a disposizione da reinvestire nella tua attività.

Se richiedi questa riduzione e paghi soltanto i contributi fissi, sarà come se ogni anno avessi versato solo 8 mesi di contributi anziché 12. È un’informazione importante da tenere a mente per il calcolo della pensione.

Possiamo supportarti gratuitamente nel fare i calcoli e a capire se puoi ottenere la riduzione del 35%

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Gestione commercianti INPS: quanti contributi sono e quando devo versarli?

In gestione commercianti INPS paghi 2 tipi di contributi, fissi e variabili, iniziamo parlando di quelli fissi

Variano di anno in anno e per il 2024 sono 4.515,43€, da versare indipendentemente da quanto incasserai.

Dovrai effettuare i versamenti in quattro rate trimestrali di pari importo, le prime tre entro il 16 maggio, il 20 agosto e il 16 novembre del 2025 e l’ultima entro il 16 febbraio del 2026.

I contributi variabili sono invece il 24,48% di ciò che supera i 18.415€ di una parte di ciò che incassi, detta imponibile

L’imponibile è una quota che in regime forfettario trovi moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale che è diverso per ogni tipologia di attività.

Se il tuo imponibile non supera questa quota, non dovrai versare contributi variabili. La scadenza per il versamento è il 30 giugno dell’anno successivo.

Vediamo un esempio con gli anni, così sono più chiare le scadenze

Sei il proprietario di un e-commerce e hai aperto la tua attività il 1° gennaio 2024.

Per prima cosa devi versare i contributi fissi, 4.515,43€ divisi in quattro rate:

  • prima rata: 1.129€ entro il 16 maggio 2024
  • seconda rata: 1.1129€ entro il 20 agosto 2024
  • terza rata: 1.1129€ entro il 16 novembre 2024
  • quarta rata: 1.129€ entro il 16 febbraio 2025

Alla fine del 2024 vedi che hai incassato 60.000€. L’attività di e-commerce ha una percentuale del 40% per il calcolo dell’imponibile che quindi è 24.000€ ovvero il 40% di 60.000€.

Devi vedere se il tuo imponibile supera la quota minima e di quanto. Nel tuo caso, il tuo imponibile la supera di 5.585€ che è la differenza tra 24.000€ e 18.415€.

Per calcolare i contributi variabili devi applicare la percentuale del 24,48% a 5.585€ e ottieni 1.367,2€ che devi versare entro il 30 giugno 2025.

In regime forfettario puoi avere una riduzione del 35% dei contributi fissi e dei contributi variabili

Per ottenerla ti basta fare richiesta all’INPS direttamente dal sito web. In questo modo puoi pagare meno contributi e avere più denaro a disposizione da reinvestire nella tua attività.

Se richiedi questa riduzione e paghi soltanto i contributi fissi, sarà come se ogni anno avessi versato solo 8 mesi di contributi anziché 12. È un’informazione importante da tenere a mente per il calcolo della pensione.

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Si basa su una fonte ufficiale dell'agenzia delle entrate ed è stata scritta da un'autrice esperta in temi fiscali.

Scritta da una nostra autrice

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Basata su una fonte ufficiale

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