Quando apri un’attività autonoma in Partita IVA devi affrontare principalmente due tipi diversi di spese, fisse e variabili, che variano in base alla tua tipologia di attività:
Se scegli di avviare un’attività intellettuale come l’avvocato o il copywriter, dovrai aprire la Partita IVA come libero professionista e in questo caso, i costi che dovrai affrontare sono:
Spese fisse
- costo di apertura se scegli di affidarti ad un commercialista: può andare dai 300€ ai 700€
- eventuali contributi minimi se sei iscritto ad una cassa privata: se sei un professionista con una cassa professionale dedicata, come l’avvocato o il medico, paghi i contributi per la pensione in base alle regole specifiche di ciascuna organizzazione e molte prevedono un contributo minimo annuo
Spese variabili
- tasse: variano a seconda del tuo regime fiscale:
- ordinario: devi pagare l’IRPEF, un’imposta che va da una percentuale minima del 23% fino ad una massima del 43% sul tuo imponibile ovvero i tuoi guadagni al netto delle spese e dei contributi dell’anno precedente.
- forfettario: paghi una percentuale del 15% o del 5% per i primi 5 anni se avvii una nuova attività. Le percentuali si applicano sul tuo imponibile, che ottieni moltiplicando i tuoi incassi totali per un valore detto coefficiente di redditività, e sottraendo i contributi che hai versato l’anno precedente. Nel tuo caso, il coefficiente è del 67%
- contributi: variano a seconda della cassa gestione a cui sei iscritto:
- cassa professionale privata: ogni cassa ha le proprie percentuali che puoi trovare sul sito web ufficiale
- gestione separata INPS: per il 2024 paghi il 26,07% del tuo imponibile
Se scegli di avviare un’attività artigianale, commerciale o imprenditoriale, come un parrucchiere o un ecommerce, devi aprire una ditta individuale e i costi che dovrai affrontare sono:
Spese fisse
- imposta di bollo: 17,50€
- diritti di segreteria: 18€
- iscrizione alla camera di commercio: da 53€ a 120€
- firma digitale: tra i 20€ e gli 80€
- pratica SCIA: può variare tra gli 0€ e i 200€ a seconda del comune
- indirizzo PEC: circa 10 euro l’anno
- contributi fissi: 4.515,43€ per la gestione commercianti INPS e 4.427,04€ per la gestione artigiani INPS
- compenso di un eventuale intermediario, come il commercialista, che ti aiuti con le pratiche
Spese variabili
- tasse: variano a seconda del tuo regime fiscale con le stesse regole menzionate sopra
- contributi variabili: se il tuo imponibile supera i 18.415€, sull’eccedenza dorai versare il 24,48% se sei commerciante e il 24% se sei artigiano
Per conoscere quali spese dovrai affrontare per la tua attività, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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