Lavoro freelance, perché è importante costruirsi un buon portfolio
Se vuoi lavorare come freelance, non basta avere la giusta professionalità (o dei titoli abilitanti). Serve anche esperienza, una buona dose di marketing (pensa, ad esempio, alla costruzione del personal brand) e un portfolio con i propri lavori ben organizzato. Non hai ancora pensato a questo aspetto? Sei ancora in tempo per creare il tuo album! La buona notizia è che tutti i lavori freelance possono essere raccolti in un portfolio (con la predilezione per i lavori grafici, ovviamente).
Quindi se sei un libero professionista o se sogni di diventare freelance, inizia a pensare concretamente a raccogliere i tuoi lavori e a creare il tuo portfolio. È la migliore business card sul mercato!
Lo scopo principale del portfolio è quello di mostrare il tuo lavoro. Un curriculum scritto non basta per lavorare freelance: occorre mostrare di volta in volta cosa sei in grado di fare, cosa hai già realizzato di simile per altri clienti e quali sono le tue reali competenze nella tua nicchia di mercato.
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Artisti, designer, fotografi, ma anche giornalisti, marketer (e business men in generale) usano il portfolio per creare una vetrina dei propri lavori ad uso e consumo dei propri clienti e dei committenti futuri. A seconda del settore di appartenenza, nel portfolio puoi mostrare:
- dei progetti grafici
- dei rendering
- dei bozzetti (pensiamo ad esempio agli illustratori) o delle opere fatte e finite
- una raccolta di articoli
- i risultati (e ancor più i successi) di una campagna di marketing
e via discorrendo. L’occasione, come avrai capito, è unica: con il portfolio puoi mostrare a tutti le tue capacità e le tue abilità professionali.
Come costruisco un buon portfolio per lavorare freelance?
Esistono tantissime definizioni di portfolio, lo sapevi? È molto più di una raccolta di lavori “a caso”: il portfolio racconta una storia, quella del suo proprietario. Mostra i progressi, ma soprattutto i successi. Quindi meglio mirare alla qualità che alla quantità, quando decidi di comporlo. Ma come si costruisce una buona raccolta che risulti profittevole?
Il passaparola è importante per farti conoscere, così come la partecipazione ad eventi di networking e lo scambio delle rispettive business card, ma niente batte un portfolio ben organizzato pubblicato su internet. Iniziamo? Ecco gli elementi di un portfolio efficace:
- Includi i lavori più importanti
- Inserisci anche dei bozzetti e delle prove, non solo il lavoro finito
- Parla della tua formazione professionale
- Metti in evidenza eventuali menzioni/rassegna stampa/recensioni positive
- Descrivi, non mostrare solamente.
Sull’ultimo punto c’è molto da dire. È importante che tu inserisca anche delle informazioni che aiutino i committenti ad orientarsi meglio sul tuo lavoro, soprattutto quei potenziali clienti che non sono come te specialisti di nicchia. Includi informazioni come:
- Tecniche utilizzate
- Prezzi
- Risultati ottenuti
- Come puoi risolvere i problemi più comuni.
Più che essere autoreferenziale, infatti, prima di costruire il tuo portfolio, individua la nicchia in cui vuoi operare ed estrapola i principali problemi per i quali un committente potrebbe aver bisogno di un esperto come te. Mentre costruisci il tuo portfolio, fra i progetti, rilascia informazioni su come tu sei in grado di risolvere i problemi che affliggono i tuoi potenziali clienti. Infine, non dimenticarti di lasciare le tue informazioni di contatto chiare, aggiornate e complete. Per il committente, poterti contattare subito è fondamentale e se rimarrà colpito dalla tua raccolta, lo farà sicuramente. E allora potrete discutere insieme sull’assegnazione di un lavoro freelance.
5 Errori da non fare quando si compone un portfolio
Adesso sai come puoi realizzare una buona raccolta dei tuoi progetti per lavorare freelance. Attenzione però che gli errori sono sempre dietro l’angolo. Ecco i più comuni: se li riconosci nel tuo portfolio, eliminali subito!
- Troppi lavori (portfolio eccessivamente affollato)
- Non si visualizza bene via mobile (errori di caricamento, design non responsive, lentezza di caricamento pagina)
- Info personali vaghe o incomplete
- E’ obsoleto o non aggiornato
- L’intento comunicativo è assente o troppo generico.
Su quest’ultimo punto si potrebbe scrivere molto. Un portfolio non ti serve soltanto per mostrare i tuoi lavori e cosa sei capace di fare. Un portfolio è uno strumento di comunicazione che hai a disposizione per far capire al tuo committente cosa stai cercando. Siccome i clienti non sono telepatici, dovrai indirizzarli tu.
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Sei alla ricerca di ingaggi retribuiti maggiormente? Inserisci le tue tariffe accanto ai tuoi migliori progetti. Vuoi incrementare il numero di lavori? Offri dei pacchetti promozionali del tipo “porta un amico” e via discorrendo. Prima di corredare i tuoi lavori con le informazioni scritte, siediti e prenditi del tempo per capire con chiarezza quali obiettivi lavorativi vuoi raggiungere.
Eccoci alla conclusione di questo articolo. Un’ultima domanda sorge spontanea: dove devi pubblicare il tuo portfolio se lavori freelance? Sul web, naturalmente! Per fare un buon personal branding ed essere in grado di acquisire rapidamente nuovi clienti, è necessario avere almeno un sito-vetrina. Informazioni su “chi sei” sui tuoi lavori (il portfolio, naturalmente) e le tue informazioni di contatto sono gli elementi minimi per farti trovare sul web. Inserisci il dominio del tuo sito web anche sul tuo biglietto da visita!
E adesso che hai il portfolio “perfetto”? Ti chiederai come fare a trovare nuovi committenti. Metti in giro la voce che sei sul mercato! Apri il tuo sito web vetrina, carica il tuo portfolio e avvia il passaparola. Ma non è tutto e il passaparola non basta. Per fortuna oggi ci sono soluzioni veloci ed efficaci come il portale di AddLance per trovare i clienti in Italia. Dai un’occhiata subito!