Per avere un banco al mercato devi avere una delle seguenti licenze:
- A, cioè quella relativa al commercio ambulante con sede fissa. Questa licenza ha una durata di 10 anni e ti viene rilasciata dal comune in cui svolgerai la tua attività, in un giorno specifico per un determinato mercato. Se vuoi avere un banco in più mercati dovrai chiedere più licenze, una per ogni giorno e luogo
- B, cioè quella per il commercio ambulante in forma itinerante. Con questa licenza puoi lavorare in tutta Italia per un tempo massimo di due ore negli spazi che non sono già occupati da altre persone in possesso della licenza A
Per ottenere una delle due licenze devi inviare una domanda al comune applicando una marca da bollo da 16€.
Se vuoi aprire un banco alimentare, devi avere anche almeno uno dei seguenti requisiti:
- avere un diploma o una laurea in un settore affine, come il diploma di istituto alberghiero o la laurea in alimentazione
- aver seguito un corso Sab, relativo alla somministrazione di alimenti e bevande, riconosciuto dal comune in cui vuoi svolgere l’attività
- avere lavorato come titolare, socio o dipendente, in un’attività legata al settore alimentare per almeno 2 anni negli ultimi 5
Infine, devi aver ottenuto l’autorizzazione sanitaria dall’ASL del tuo comune ed essere in possesso del certificato HACCP, cioè il protocollo obbligatorio per poter maneggiare correttamente gli alimenti.
Per iniziare a svolgere l’attività devi aprire una ditta individuale, inviando telematicamente la ComUnica, una pratica che ti consente contemporaneamente di:
- aprire la Partita IVA con il codice ATECO corretto, cioè la sequenza numerica che identifica l’attività che svolgi. Nel tuo caso dovrai scegliere un codice ATECO nei seguenti gruppi:
- 47.81 – commercio al dettaglio ambulante di prodotti alimentari e bevande
- 47.82 – commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature
- 47.89 – commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti
- iscriverti alla camera di commercio
- iscriverti alla gestione commercianti INPS per il pagamento dei contributi
Oltre a questo dovrai inviare la SCIA, cioè la segnalazione certificata di inizio attività, al comune in cui ha sede la tua attività e dovrai abbonarti ad un servizio per la firma digitale e per una casella PEC.
Il costo per aprire una ditta individuale è diverso a seconda che tu scelga di farlo:
- autonomamente: devi pagare:
- iscrizione alla camera di commercio: circa 100€
- SCIA: da 0€ a 200€ a seconda del comune in cui avvii la tua attività
- PEC e firma digitale: da 35€ all’anno a seconda del provider
- affidandoti ad un intermediario, come il commercialista: il costo totale può andare dai 500€ ai 1.500€ a seconda del regime fiscale scelto e del compenso del professionista
Oltre a questi costi, devi aggiungere il canone per il banco, che solitamente viene calcolato secondo i metri quadri che occuperai e varia da comune a comune.
Per aprire la Partita IVA e avere un banco al mercato, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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