Se vuoi avviare il tuo b&b, in questo articolo vedremo qual è il codice ATECO che devi scegliere, come aprire la Partita IVA e quanto costa.
Avviare la propria attività autonoma è un passo importante per un professionista. Per questo, vogliamo guidarti per chiarirti le idee e scegliere la strada giusta per te.
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Puoi aprire un b&b senza Partita IVA se rientri in 4 casi
Per prima cosa, devi avere un altro lavoro che sia la tua principale fonte di guadagno. Il secondo requisito è che la casa sia usata principalmente da te o dai tuoi familiari.
Inoltre, tu e i tuoi familiari dovete erogare servizi agli ospiti senza avvalervi dell’aiuto di collaboratori. L’ultimo requisito è l’occasionalità, cioè l’attività di affitto non deve essere massiva.
Spesso è difficile capire se un’attività è davvero occasionale oppure è abituale, per questo ti consigliamo di rivolgerti ad un commercialista per approfondire.
In tutti gli altri casi, dovrai aprire Partita IVA con il codice ATECO 55.20.51, compilando 2 pratiche con la tua firma digitale o PEC
La prima è la ComUnica, che ti permette in un’unica soluzione di aprire la Partita IVA, iscriverti alla camera di commercio e alla gestione commercianti INPS.
La seconda è la SCIA, che serve per dichiarare al tuo comune che hai aperto una nuova attività.
I costi vanno da 200€ a 500€
Se vuoi fare in autonomia, dovrai pagare circa 200€ tra bolli e iscrizione alla camera di commercio. Se ti affidi a un esperto per le pratiche dovrai aggiungere circa 300€.
Dopo l’apertura, dovrai versare 2 tipi di contributi alla gestione commercianti INPS
Quelli fissi vengono definiti ogni anno dall’INPS e per il 2025 sono pari a 4.549,70€. Dovrai versarli in 4 rate di pari importo
Verserai anche i contributi variabili se il tuo incassato meno le spese, cioè il valore su cui vengono calcolate tasse e contributi, supera i 18.555€. Su ogni euro che supera i 18.554€, pagherai il 24,48% di contributi e sulla parte che supera anche i 55.448€ la percentuale sale al 25,48%.
Ad esempio, se devi pagare contributi su 20.000€, pagherai 354€ ovvero il 24,48% di 20.000€ – 18.555€.
Se accedi al regime forfettario, puoi richiedere la riduzione del 35% dei contributi, sia fissi che variabili. In questo modo pagherai meno, ma verserai anche meno soldi per la tua pensione futura.
Se ti iscrivi alla gestione commercianti per la prima volta, puoi richieder una riduzione del 50% per i primi 3 anni.
Pagherai anche le tasse, dal 5 al 43%
In forfettario, paghi solo il 15% o il 5% di tasse per i primi 5 anni, mentre in ordinario, paghi l’IRPEF, con una percentuale che varia dal 23% al 43% in base al tuo reddito.
Possiamo dirti se puoi pagare solo il 5% di tasse
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