Per aprire la Partita IVA come architetto devi aver ottenuto la laurea in architettura o ingegneria edile e aver superato l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di architetto.
Se sei in possesso di questi requisiti puoi aprire la Partita IVA compilando il modello AA9/12 inserendo il codice ATECO 71.11.00 – attività degli studi di architettura e inviarlo all’agenzia delle entrate tramite:
- portale web dell’agenzia
- posta raccomandata
- consegna presso l’ufficio dell’agenzia della tua zona
Il costo della pratica varia a seconda che tu la svolga:
- in autonomia: non ha nessun costo
- con il supporto di un commercialista: dovrai pagare il suo servizio
Oltre all’apertura della Partita IVA, devi iscriverti anche:
- all’albo degli architetti
- ad Inarcassa per il pagamento dei contributi previdenziali
I contributi che dovrai pagare ad Inarcassa sono di tre tipi:
- contributo soggettivo obbligatorio, pari al 14,5% del reddito netto fino ad un massimo di 131,100€ e viene versato per la tua pensione
- contributo integrativo, pari al 4% dei compensi prodotti nel corso dell’anno e deve essere obbligatoriamente inserito in fattura ed addebitato al cliente, quindi non rappresenta un costo per te. Questo contributo serve per finanziare la tua cassa professionale
- contributo di maternità, con un importo determinato ogni anno da Inarcassa che per il 2023 corrisponde a 60€ e deve essere pagato da tutti gli iscritti
Inoltre dovrai pagare le tasse in modo diverso a seconda del tuo regime fiscale:
Se sei in regime ordinario paghi l’IRPEF con il sistema degli scaglioni progressivi di reddito e percentuali che vanno dal 23% al 43%.
Le percentuali si applicano al tuo imponibile fiscale che si calcola sottraendo al totale dei tuoi ricavi i costi che hai dovuto sostenere per la tua attività e i contributi che hai versato l’anno precedente.
Se sei in regime forfettario paghi un’imposta sostitutiva del 15% o del 5% per i primi 5 anni di attività e non devi applicare l’IVA al tuo compenso.
Con questo regime fiscale non potrai scaricare le spese effettivamente sostenute per la tua attività ma solo una quota determinata forfettariamente secondo un valore detto coefficiente di redditività che per lavorare come architetto è del 78%, e poi sottrarre i contributi pagati l’anno precedente.
Ad esempio, se hai incassato 30.000€ la somma su cui calcolare le tasse sarà pari a 23.400€ (30.000€ x 78%) i restanti 6.600€ vengono considerati come spese forfettarie.
Per avere un aiuto per aprire la tua Partita IVA come architetto, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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