L’apertura della Partita IVA in regime forfettario è un processo in tre passaggi:
1- Determinazione del codice ATECO
Il codice ATECO è un codice numerico di 6 cifre che identifica l’attività economica svolta da un lavoratore autonomo o da una società.
Il suo scopo non è solo quello di definire l’attività esercitata dal lavoratore o dall’impresa ma, nello specifico, serve anche a individuare quali norme generali e fiscali azienda o professionista sono tenuti a seguire.
2- Individuazione del tipo di attività
L’attività svolta da una Partita IVA in regime forfettario può inquadrarsi in due tipologie: libera professione o ditta individuale.
Alla libera professione appartengono tutti quei lavori di natura “intellettuale” come l’avvocato, il social media manager o il copywriter. Ditte individuali invece sono tutte le professioni artigiane (parrucchiere, idraulico, make up artist, etc.) e le attività commerciali (inclusi gli e-commerce).
A seconda della tipologia di attività svolta, lo stato richiederà adempimenti diversi per l’apertura e gestione della Partita IVA.
3- Svolgimento della pratica di apertura Partita IVA
Per quanto riguarda la libera professione, la pratica di apertura della Partita IVA implica solo la compilazione del modulo di richiesta di apertura della Partita IVA e il suo invio all’agenzia delle entrate.
Per le attività artigianali o commerciali, invece, oltre al modulo di richiesta di apertura della Partita IVA, è necessario anche iscriversi all’albo degli artigiani o alla camera di commercio.
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