In questo articolo vedremo quando e come si fa la ricevuta di prestazione occasionale.
Lavorare in prestazione occasionale può rappresentare un passaggio intermedio prima dell’apertura della Partita IVA. Per capire, nel tuo caso specifico, quando ti conviene usarla, puoi richiedere il supporto di un commercialista.
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Devi emettere una ricevuta di prestazione occasionale quando svolgi occasionalmente una prestazione autonoma
Ovvero una prestazione che svolgi in modo sporadico e non continuativo. Ad esempio, se scrivi occasionalmente articoli per un sito e ricevi un compenso. Finché le tue prestazione avranno queste caratteristiche non sarai obbligato ad aprire Partita IVA.
Per farti pagare dal tuo cliente, ed essere in regola, dovrai emettere ricevuta di prestazione occasionale
Una volta che hai completato il lavoro, dovrai compilare e consegnare al tuo cliente un documento che attesta lo svolgimento della prestazione e con il quale richiedi il relativo pagamento.
All’interno della ricevuta devi inserire degli elementi obbligatori
La prima cosa da inserire è l’intestazione. Deve contenere la data, il numero della ricevuta, i tuoi dati anagrafici e quelli del tuo cliente.
Successivamente, nel corpo della ricevuta, devi inserire la descrizione dell’attività che hai svolto e il relativo compenso richiesto al cliente.
Dovrai poi inserire la ritenuta d’acconto del 20% calcolata sul compenso. L’importo corrispondente a questa voce deve essere indicato con segno negativo.
Come ultima voce della ricevuta dovrai indicare il compenso netto, cioè la differenza tra il compenso richiesto e l’importo della ritenuta d’acconto. Questo sarà l’importo che il cliente dovrà pagarti.
Facciamo un esempio pratico di calcolo
Se hai svolto un lavoro in prestazione occasionale indicando come compenso 1.000€ potrai calcolare l’importo che il cliente dovrà pagarti, ovvero il compenso netto.
Per prima cosa dovrai individuare l’importo della ritenuta d’acconto applicando la percentuale del 20% sul compenso di 1.000€.
Il tuo cliente dovrà pagarti un compenso netto di 800€, ovvero la differenza tra 1000€ e 200€ di ritenuta.
I 200€ di ritenuta non ti verranno pagati, perché saranno trattenuti dal cliente che si occuperà di versarli per tuo conto all’agenzia delle entrate entro il 16 del mese successivo tramite modello F24.
Un commercialista può aiutarti a capire quando ti conviene aprire Partita IVA
Con il supporto di un commercialista puoi capire quando è il momento giusto per svolgere la tua attività in Partita IVA approfittando dei vantaggi che può offrire.
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