In breve
In questo articolo vedremo nel dettaglio cos’è la gestione separata INPS, come funziona, quanto si deve versare e quando. Qui sotto trovi un riassunto ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.
La gestione separata INPS per le Partite IVA è spesso una delle voci più alte di spesa. È importante sapere quanto devi versare per essere sicuro di mettere da parte denaro a sufficienza durante l’anno.
Il commercialista può aiutarti a calcolare quanto devi versare alla gestione separata. Puoi ottenere un consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un nostro esperto compilando il form in fondo alla pagina.
La gestione separata INPS è un ente previdenziale che raccoglie i contributi di diverse tipologie di lavoratori
Tra questi ci sono i liberi professionisti senza cassa. I liberi professionisti senza cassa sono coloro che hanno la Partita IVA, svolgono un’attività di tipo intellettuale e non hanno o non possono iscriversi ad una cassa di categoria.
Ad esempio, i medici devono iscriversi ad ENPAM e gli avvocati alla cassa forense, ma i social media manager non hanno una cassa dedicata e quindi si iscrivono alla gestione separata.
La gestione separata prevede il versamento di contributi e in cambio offre prestazioni previdenziali
Le prestazioni offerte dalla gestione separata sono la pensione di vecchiaia o di invalidità, l’indennità di disoccupazione, l’assegno unico, il sussidio di maternità e l’indennità di malattia a seguito di una degenza ospedaliera.
La gestione separata non prevede costi fissi annuali né costi di iscrizione. Per i liberi professionisti, la quota da versare si calcola come una percentuale su una parte degli incassi
Questa parte, detta imponibile, è la differenza tra gli incassi dell’anno e le spese sostenute per l’attività. La percentuale da versare varia ogni anno e per il 2024 è del 26,07%.
Devi versare i contributi alla gestione separata con il sistema dei saldi e degli acconti
Quando fai la dichiarazione dei redditi, calcoli quanti contributi devi versare in base al totale degli incassi ottenuti dal 1° gennaio al 31 dicembre e poi li versi secondo due scadenze fisse:
- entro il 30 giugno: saldo dell’anno precedente e primo acconto dell’anno in corso
- entro il 30 novembre: versamento secondo acconto dell’anno in corso
Possiamo aiutarti gratis a capire se devi iscriverti alla gestione separata e quanto devi pagare
Un esperto potrà studiare la tua situazione nello specifico, aiutarti con la domanda di iscrizione e con il calcolo dei contributi da versare.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno cliccando sul riquadro qui sotto.
Gestione separata INPS: che cos’è e come funziona?
La gestione separata INPS è una gestione previdenziale alla quale si devono iscrivere diverse categorie di lavoratori
Tra questi, ci sono i lavoratori in co.co.co, ricercatori e borsisti, specializzandi in medicina, lavoratori autonomi occasionali che incassano oltre 5.000€ all’anno e liberi professionisti senza cassa.
In questo articolo ci concentreremo solo su questi ultimi perchè siamo specializzati nella gestione delle Partite IVA dei liberi professionisti.
I liberi professionisti senza cassa sono titolari di Partita IVA che svolgono attività intellettuale come medici e avvocati ma che non hanno una cassa professionale
Alcuni albi professionali, infatti, hanno creato delle casse previdenziali dedicate ai propri iscritti. È il caso di ENPAM per i medici, Inarcassa per architetti e ingegneri e ENPAB per i biologi.
Se per la tua attività invece non esiste una cassa professionale dedicata o se esiste non hai i requisiti per accedere, devi iscriverti alla gestione separata INPS.
Per iscriverti alla gestione separata ti basta inviare la richiesta sul sito web dell’INPS oppure in un ufficio sul territorio
Dovrai inviare la richiesta entro 30 giorni dall’inizio della tua attività autonoma. Nella richiesta dovrai indicare la data di inizio della tua attività, i tuoi dati personali e quelli della tua attività come il numero di Partita IVA e il tuo codice ATECO.
La gestione separata INPS prevede il versamento di contributi e in cambio offre prestazioni previdenziali
La prestazione previdenziale più conosciuta è la pensione di vecchiaia che, nel 2024, si può ottenere con 71 anni di età o con 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, sia per gli uomini che per le donne.
Le altre prestazioni che puoi ottenere sono il sussidio di maternità, la pensione di invalidità, l’assegno unico, l’indennità di malattia se non puoi lavorare a causa di una degenza ospedaliera.
I parenti degli iscritti alla gestione separata possono ottenere anche la pensione di reversibilità, in caso di morte della persona che riceve la pensione, o la pensione indiretta, se la persona iscritta viene a mancare prima di iniziare a ricevere la pensione.
Possiamo aiutarti gratuitamente a capire se ti devi iscrivere e come compilare la richiesta
Un esperto può studiare il tuo caso nello specifico, dirti se sei tra le categorie di liberi professionisti che hanno l’obbligo di iscrizione alla gestione separata e può anche inviare la domanda al posto tuo.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto cliccando sul riquadro qui sotto.
Contributi alla gestione separata: come si calcolano e quando si versano?
I contributi alla gestione separata si calcolano applicando un valore percentuale ad una parte degli incassi. Questo valore per il 2024 è 26,07%
La gestione separata non prevede contributi fissi. Si calcolano solo in percentuale su una parte degli incassi, che si chiama imponibile, e si calcola in modo diverso a seconda del tuo regime fiscale.
Nel regime ordinario, l’imponibile è la differenza tra gli incassi totali e le spese sostenute per l’attività. Ad esempio, se hai incassato 10.000€ e hai avuto spese per 4.000€, l’imponibile su cui si calcolano i contributi è di 6.000€ ovvero 10.000€ – 4.000€.
I contributi da versare in questo caso sono 1.564€ ovvero il 26,07% di 6.000€
Con il regime forfettario, l’imponibile si calcola moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale, detto coefficiente di redditività, che è diverso per ogni attività.
Ad esempio per i social media manager è 78% mentre per i copywriter è 67%.
Se sei un social media manager che ha incassato 10.000€, il tuo imponibile è 7.800€ ovvero il 78% di 10.000€.
I contributi da versare alla gestione separata sono quindi 2.033€ ovvero il 26,07% di 7.800€.
I contributi alla gestione separata si versano con il sistema dei saldi e degli acconti
Quando fai la dichiarazione dei redditi, calcoli quanti contributi devi versare in base al totale degli incassi ottenuti dal 1° gennaio al 31 dicembre e poi li versi secondo due scadenze fisse:
- entro il 30 giugno: saldo dell’anno precedente e primo acconto dell’anno in corso
- entro il 30 novembre: versamento secondo acconto dell’anno in corso
Gli acconti da versare corrispondono all’80% del contributi versati per l’anno precedente. Dato che vengono versati in due fasi, ogni acconto corrisponde al 40%.
Vediamo un esempio con i numeri:
Per l’anno 2023, hai calcolato contributi da versare per 1.000€.
Gli acconti per il 2024 corrispondono all’80% di 1.000€, ovvero 800€ da versare in due fasi: 400€ entro il 30 giugno e 400€ entro il 30 novembre.
Alla fine del 2024, il calcolo dei contributi sui tuoi incassi avuti durante l’anno è di 1.500€.
Il 30 giugno 2025, verserai altri 700€ come saldo per il 2024, ovvero la differenza tra i 1.500€ calcolati e gli 800€ già versati a titolo di acconto. Entro la stessa scadenza dovrai anche calcolare e versare il primo acconto per il 2025.
Possiamo aiutarti gratuitamente a calcolare quanti contributi versare
Un esperto può studiare la tua situazione nello specifico, dirti quanti contributi devi versare ed entro quali scadenze
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno compilando il form qui sotto.