Se la tua attività è soggetta al pagamento dell’IVA, quando paghi un bene o un servizio puoi ricevere una fattura con il prezzo e l’IVA aggiunta, ad esempio 100€ + IVA = 122€. Questa IVA è detta “a credito” in quanto l’hai pagata e non sei dunque in debito verso nessuno.
Invece, quando vendi, incassi sempre il prezzo che hai fissato per il tuo prodotto o servizio più l’IVA che dovrai poi versare allo stato, in questo caso hai l’IVA è detta a debito in quanto dovrai poi pagarla.
- IVA a credito = l’hai già versata a qualcuno, che poi la girerà allo stato
- IVA a debito = non l’hai ancora versata e dovrai pagarla allo stato
Se hai IVA a credito e IVA a debito, puoi fare la compensazione. La compensazione dell’IVA è una sottrazione tra l’IVA a debito e l’IVA a credito. In questo modo dovrai versare allo stato solo la differenza, cioè l’IVA a debito rimanente.
Esempio:
Luisa è una sarta con Partita IVA in regime ordinario. Quest’anno ha accumulato 5.000€ di IVA a debito, vendendo i propri vestiti, e 4.000€ di IVA a credito per aver acquistato le stoffe e i fili.
Calcoliamo la compensazione:
5.000€ – 4.000€ = 1.000€ di IVA che Luisa dovrà versare allo stato
È importante conoscere l’IVA a credito perché portandola in compensazione puoi abbassare la quota da versare allo stato e puoi avere più denaro a disposizione da reinvestire per far crescere la tua attività.
Se cerchi un aiuto per tenere traccia delle varie spese e per fare i calcoli sulla compensazione, puoi chiedere il supporto di un consulente fiscale.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratis e senza impegno con un consulente Fiscozen che analizzerà la tua situazione nello specifico, ti aiuterà a tenere traccia delle fatture con IVA a credito e potrà fare i calcoli al posto tuo.
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