In breve
In questo articolo vedremo quali sono le migliori app per fare le fatture e come si usano. Qui sotto trovi un riassunto di tutte le informazioni ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.
Ogni fattura è un servizio che hai erogato e che ti deve essere pagato. Fare tutto correttamente e tramite una comoda app può agevolarti e velocizzare il processo di pagamento.
Il commercialista può aiutarti ad impostare tutta la procedura nel modo corretto. Puoi ottenere un consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un nostro esperto, compilando il form in cima alla pagina.
La migliore app per fare le fatture dipende dalle caratteristiche che ti interessano
Ad esempio, potresti scegliere un’app che ti consenta di fare le fatture gratuitamente, oppure un’altra a pagamento che ti offra servizi aggiuntivi, come la compilazione assistita della fattura in base al regime fiscale e alla tipologia di attività.
Se vuoi una soluzione gratis puoi scegliere l’app Fatturae
Questa è messa a disposizione gratuitamente dall’agenzia delle entrate. In un’unica piattaforma potrai creare le tue fatture, salvare in rubrica i dati di fatturazione dei clienti, inviare le fatture elettroniche al sistema di interscambio ed accedere al portale “fatture e corrispettivi” per consultare le fatture emesse e ricevute.
Lo svantaggio principale dell’app Fatturae è che la piattaforma è poco intuitiva e non hai nessun esperto fiscale a cui rivolgerti in caso di dubbi.
Se vuoi una soluzione a pagamento ma più facile da usare, puoi scegliere tra numerosi servizi
Questi ti offrono la possibilità di accedere al tuo account per la gestione delle fatture sia da web app su desktop, sia da mobile. Questi servizi offrono piattaforme con interfacce intuitive per la creazione di fatture elettroniche verso aziende, attività autonome, privati e PA.
Infine, puoi optare per un pacchetto completo che ti offra sia i servizi di fatturazione, sia un commercialista dedicato
In questo modo, se avrai un dubbio sull’emissione di una fattura o su qualsiasi altro aspetto della tua Partita IVA, potrai rivolgerti al tuo commercialista.
Anche noi offriamo questo servizio e, se vuoi, possiamo aiutarti a capire se la nostra piattaforma rispecchia le tue esigenze
I nostri esperti possono spiegarti passo dopo passo come funziona la nostra app per inviare le fatture. Sarai sempre supportato da un commercialista dedicato che si occuperà per te della tua Partita IVA.
Se vuoi, puoi ricevere una consulenza fiscale gratis con un nostro esperto cliccando il tasto prenota una consulenza qui sotto.
App per fare le fatture: a cosa servono e quali caratteristiche devono avere?
Le app di fatturazione ti permettono di emettere le fatture e, quindi, di essere pagato per i tuoi lavori
Compilare una fattura nel modo corretto è fondamentale per avere la certezza di essere pagato dai tuoi clienti.
Una buona app per fare le fatture deve avere 5 caratteristiche. La prima è l’abilitazione alla fatturazione elettronica
Questo perché dal 1° gennaio 2024, se sei un lavoratore in Partita IVA sei obbligato ad emettere le fatture elettroniche. Quest’obbligo è previsto indipendentemente dal tuo regime fiscale. L’unica eccezione sono i professionisti del settore sanitario, ad esempio i medici e gli psicologi.
La seconda caratteristica di una buona app di fatturazione è il salvataggio dei dati dei clienti
Registrare i dati di fatturazione dei clienti la prima volta che emetti una fattura, ti permette di velocizzare il processo di creazione delle fatture successive e di essere sicuro che i dati inseriti siano corretti ogni volta.
La terza caratteristica è la compilazione assistita della fattura in base al regime fiscale e alla tipologia di attività
Una buona app è in grado di compilare il 90% della fattura partendo da pochi dati sul tuo cliente e sulla tua attività.
Per completare il documento dovrai solo inserire descrizione e prezzo del prodotto o del servizio venduto, metodo e data di ricezione del pagamento ed il codice identificativo della marca da bollo, se non utilizzi la fatturazione elettronica.
La quarta caratteristica che deve avere è il monitoraggio del limite di incassi per il regime forfettario
È una funzione estremamente utile perché per mantenere il regime fiscale agevolato devi avere incassi al di sotto degli 85.000€ all’anno. Una buona app per la fatturazione può avvertirti in automatico quando stai per raggiungere il limite.
Infine, una buona app deve avere uno storico delle fatture emesse, incassate e da incassare
Con un buon sistema di archiviazione sarà semplice individuare le fatture non ancora pagate e da sollecitare, identificare gli incassi futuri e quelli avvenuti in un determinato periodo di tempo e quante fatture hai emesso per uno stesso cliente.
Possiamo aiutarti a capire se il nostro servizio è ciò di cui hai bisogno
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Compilare ed inviare una fattura gratis: come farlo con l’app dell’agenzia delle entrate?
Puoi emettere le tue fatture via app gratuitamente
Per farlo ti basterà usare l’app Fatturae messa a disposizione dall’agenzia delle entrate.
Prima di emettere le tue fatture in formato elettronico devi abilitarle sul sito dell’agenzia delle entrate
Per farlo devi accedere al portale fatture e corrispettivi e attivare l’invio e la conservazione delle fatture elettroniche.
Per fare le tue fatture dovrai poi accedere alla tua area personale
Puoi farlo tramite SPID, CIE o CNS. Una volta effettuato l’accesso, tra i servizi più richiesti devi fare clic su fatturazione elettronica, poi su fatture e corrispettivi ed, infine, su fatturazione elettronica e conservazione.
In questa pagina potrai creare una nuova fattura elettronica oppure importarne una già creata in formato xml.
La prima cosa da fare per compilare la fattura è l’intestazione, facendo attenzione al regime fiscale
Devi inserire le informazioni su te stesso e sul tuo cliente, come nome, cognome, indirizzo mail e numero di Partita IVA. Se il tuo cliente è un privato, quindi non ha la Partita IVA, dovrai inserire il suo codice fiscale.
Qui dovrai prestare particolare attenzione al campo regime fiscale, perché a seconda di quello che inserirai, avrai delle informazioni diverse da mettere successivamente.
Il secondo passaggio è compilare i dati della fattura
Devi inserire il numero del documento, la data, la descrizione della prestazione, il prezzo unitario di ciò che hai venduto, la quantità ed il prezzo totale. Per ottenerlo il sistema moltiplica prezzo unitario per quantità.
Ad esempio se hai venduto 3 paia di scarpe da 60€ l’una, 60€ è il prezzo unitario e 180€ il prezzo totale, ovvero 60€ x 3.
Se sei in regime forfettario la tua fattura è pronta
Questo perché il sistema aggiungerà automaticamente la dicitura:
“Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art. 1, comma 58, Legge n.190/2014, regime forfetario, senza applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto”.
In regime ordinario, potresti dover aggiungere l’IVA e la ritenuta d’acconto
Per le prestazioni svolte in Italia che prevedono la vendita di beni o servizi devi inserire l’IVA. Allo stesso modo, se vendi ad un’attività in ordinario o ad una società, devi inserire anche la ritenuta. Negli altri casi questi importi non vanno messi in fattura.
Un commercialista può aiutarti nella compilazione delle tue fatture
Visto che si tratta di casi molto diversi, ti consigliamo di farti affiancare da un commercialista. Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto cliccando la foto qui sotto.
Compilare ed inviare le fatture: come si può fare tramite le altre app?
Ogni app ha un’interfaccia diversa per creare le tue fatture
I passaggi sono comunque molto simili. Vediamo insieme come creare una fattura dalla web app di Fiscozen.
Prima di tutto devi generare una nuova fattura e compilare l’intestazione
Per farlo ti basterà cliccare “fatture”, nella barra in alto e poi selezionare “nuova fattura”. Si aprirà una pagina dove a destra troverai l’anteprima della fattura e l’intestazione, che sarà già compilata con i tuoi dati.
A sinistra, invece, potrai inserire le informazioni per completare la fattura. Se il cliente al quale devi emettere il documento è già salvato in rubrica, ti basterà selezionarlo per compilare automaticamente l’intestazione con i suoi dati.
Se è un nuovo cliente, dovrai cliccare su “aggiungi” ed inserire i dati che ti ha fornito, come nome, cognome, ragione sociale, indirizzo e numero di Partita IVA.
Per terminare l’intestazione della tua fattura dovrai inserire la data di emissione del documento.
Dopo aver compilato l’intestazione, devi aggiungere le prestazioni che hai svolto
Per farlo dovrai fare click su “aggiungi prestazione” e compilare i campi richiesti, che sono:
- descrizione: qui devi inserire una breve descrizione del servizio o prodotto fornito. Ad esempio, se sei un consulente aziendale, puoi scrivere “consulenza per il progetto ABC”
- importo: qui dovrai indicare il compenso pattuito per la prestazione svolta
- quantità: si tratta di una sezione opzionale, dove puoi indicare le ore di lavoro che hai svolto o la quantità di prodotti venduti
- contributo: qui dovrai inserire il contributo previsto dalla tua cassa previdenziale. Ad esempio, se sei un ingegnere iscritto ad Inarcassa, dovrai inserire obbligatoriamente il contributo integrativo del 4%. Invece, se sei in gestione separata INPS, il contributo sarà facoltativo e, quindi, deciderai tu se inserirlo oppure no
Qui potrai anche decidere di addebitare la marca da bollo al tuo cliente. Se vorrai farlo, ti basterà schiacciare su “sì”.
Compila poi la sezione relativa al pagamento
Dopo aver ultimato il corpo della tua fattura, non ti resta che inserire i dati di pagamento. Per farlo ti basterà selezionare il metodo di pagamento che preferisci e la scadenza della tua fattura.
Invia la fattura al tuo cliente
La tua fattura è pronta: devi solo fare clic su “crea fattura elettronica” e poi su “invia fattura elettronica”. Nella sezione di invio puoi scegliere se farlo tramite PEC o codice SDI, in base a come hai concordato con il tuo cliente.
Infine, puoi fare clic su “scarica” per ottenere la copia di cortesia, che potrai inviare al tuo cliente.
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