Cos’è e a cosa serve la fatturazione
La fatturazione è quell’operazione che definisce il completamento di un attività di vendita o la prestazione di un servizio. L’emissione della fattura, infatti, rappresenta l’invito verso il cliente ad effettuare il pagamento.
La fatturazione rappresenta lo strumento fiscale più importante, in quanto, attraverso l’emissione e la ricezione delle fatture è possibile determinare i ricavi ottenuti dall’attività e di conseguenza effettuare il calcolo e il versamento delle relative tasse.
A livello gestionale, le fatture emesse sono utili per l’analisi dei dati di vendita e fare previsioni per i futuri guadagni.
Le fatture ricevute sono utili all’analisi e al monitoraggio dei costi che, se inerenti con lo svolgimento dell’attività economica, influiscono sul pagamento delle tasse portando in diminuzione la base imponibile, nel caso di adozione del regime fiscale ordinario.
Cosa sono i corrispettivi
Per corrispettivi si intendono i ricavi conseguiti da artigiani e commercianti al dettaglio, per i quali non è previsto l’obbligo di emissione della fattura a meno che non venga richiesta espressamente dal cliente.
Chi è obbligato ad emettere le fatture?
Sono obbligati ad emettere le fatture, tutti coloro che svolgono un’attività da libero professionista, come ad esempio, l’ingegnere, l’avvocato e il consulente. Per queste categorie di lavoratori autonomi, l’emissione della fattura costituisce un’operazione sempre obbligatoria. Infatti sulla base delle fatture emesse e dei relativi incassi vengono calcolate le tasse e i contributi previdenziali da pagare.
Chi deve emettere i corrispettivi?
I corrispettivi devono essere tenuti da tutti gli artigiani e i commercianti.
Esistono due differenti modalità di emissione:
- elettronica
- cartacea
Fatturazione e corrispettivi: chi deve fare i corrispettivi elettronici?
Gli artigiani e i commercianti sono obbligati ad emettere scontrino elettronico o a compilare ed inviare i corrispettivi elettronici.
L’obbligo dello scontrino elettronico consiste nell’emissione di un normale scontrino, ma con un registratore di cassa, dotato di collegamento all’agenzia delle entrate, in modo che a fine giornata, possa essere inviato un flusso telematico contenente le vendite e i relativi incassi effettuati.
In alternativa allo scontrino elettronico è possibile scegliere di emettere i corrispettivi elettronici, attraverso un’apposita procedura accessibile tramite il sito dell’agenzia delle entrate.
Fatturazione e corrispettivi: chi deve fare i corrispettivi cartacei?
I corrispettivi “cartacei” possono essere tenuti solo da coloro che svolgono attività di commercio elettronico (e-commerce). Questi soggetti sono obbligati a mantenere aggiornate le registrazioni giornalmente, senza obbligo di invio telematico all’agenzia delle entrate. Per far ciò, in modo più semplice e veloce, possono servirsi di appositi software o strumenti web dedicati.
La compilazione dei corrispettivi consiste nel registrare le entrate di ogni giornata, derivanti dall’attività in Partita IVA. La somma degli importi trascritti sul registro serve a determinare le somme da pagare per il versamento delle tasse e dei contributi.
L’obbligo di utilizzo di questi strumenti viene meno nel caso di emissione della fattura verso il cliente.
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