INPS artigiani e commercianti: chi deve iscriversi e quanto si paga?

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In breve

In questo articolo vedremo chi deve iscriversi alle gestioni artigiani e commercianti INPS e quanto devi versare. Qui sotto trovi un riassunto di tutte le informazioni ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.

I contributi sono una delle spese più consistenti per la tua attività. Conoscere quanto devi pagare ti permette di pianificare al meglio la gestione della tua attività, sapere quanto mettere da parte e quanto ti rimane a disposizione.

Il commercialista può supportarti nel calcolo dei tuoi contributi. Se vuoi puoi ottenere un consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un nostro esperto, compilando il form in fondo alla pagina. 

Devi iscriverti alle gestioni artigiani e commercianti INPS se hai una ditta individuale artigiana o commerciale

Sei un artigiano se la tua attività è legata per la maggior parte al tuo lavoro manuale, ad esempio se lavori come idraulico, elettricista, parrucchiere o sarto.

Sei un commerciante, invece, se la tua attività è per la maggior parte legata alla vendita di beni o servizi in modo organizzato. Ad esempio se hai un negozio o un ristorante. Sei un commerciante anche se svolgi attività online come influencer o adv specialist, organizzando campagne pubblicitarie e gestendo il budget dei tuoi clienti.

In quanto artigiano o un commerciante dovrai pagare 2 tipi di contributi, i primi sono quelli fissi

I contributi fissi li pagherai a prescindere da quanto incassi. I valori per il 2024 sono i seguenti.

Se sei un artigiano pagherai 4.427,04€ mentre se sei un commerciante 4.515,43€. 

Questo valore lo dovrai dividere per 4 rate che pagherai a cadenza trimestrale a maggio, agosto e novembre e febbraio. 

Il secondo tipo di contributo è quello variabile 

Per sapere quanto è questo contributo dovrai prima di tutto conoscere la differenza tra quanto hai incassato e le tue spese, ovvero il tuo imponibile previdenziale.

Una volta trovato dovrai togliere 18.415€, un valore definito ogni anno dall’agenzia delle entrate e sul valore che troverai pagare una percentuale.

Se sei un commerciante il 24,48%, se sei un artigiano il 24%.

Se la tua attività è in regime forfettario, puoi pagare ancora meno

Puoi chiedere una riduzione del 35% sui contributi, sia sulla quota fissa che su quella variabile. 

Dato che versi meno soldi però, con questa riduzione metti da parte anche meno denaro per la pensione.

Possiamo aiutarti gratis a capire a quale gestione devi iscriverti e quanto devi versare

Un esperto può studiare la tua situazione nello specifico e dirti se devi iscriverti alla gestione artigiani o commercianti INPS.

Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno cliccando il riquadro qui sotto.

 

Gestione artigiani INPS: chi deve iscriversi e quanto bisogna versare?

Devi iscriverti alla gestione artigiani INPS se hai una ditta individuale artigiana

Fanno parte di questo gruppo le attività legate per la maggior parte al lavoro manuale, ad esempio se lavori come muratore, estetista, calzolaio o giardiniere.

In gestione artigiani INPS paghi 2 tipi di contributi, fissi e variabili, iniziamo parlando di quelli fissi

Variano di anno in anno e per il 2024 sono 4.427,04€, da versare indipendentemente da quanto incasserai.

Dovrai effettuare i versamenti in quattro rate trimestrali di pari importo, le prime tre entro il 16 maggio, il 20 agosto e il 16 novembre dell’anno in corso e l’ultima entro il 16 febbraio dell’anno successivo.

I contributi variabili sono invece il 24% di ciò che supera i 18.415€ di una parte di ciò che incassi. Questa parte si chiama imponibile.

In regime forfettario trovi l’imponibile moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale che è diverso per ogni tipologia di attività. In regime ordinario è la differenza tra incassi e spese.

La scadenza per il versamento è il 30 giugno dell’anno successivo.

Vediamo un esempio con gli anni, così sono più chiare le scadenze

Sei un sarto in regime forfettario e hai aperto la tua attività il 1° gennaio 2024.

Per prima cosa devi versare i contributi fissi di 4.427,04€ divisi in quattro rate di eguale importo, ovvero 1106,76€

  • prima rata entro il 16 maggio 2024
  • seconda rata: 20 agosto 2024
  • terza: 16 novembre 2024
  • quarta: 16 febbraio 2025

Alla fine del 2024 hai incassato 30.000€. L’attività di sarto ha una percentuale del 67% per il calcolo dell’imponibile che quindi è 20.100€ ovvero il 67% di 30.000€.

Il tuo imponibile supera di 1.685€ la quota minimale di 18.415€, ovvero 20.100€ meno  18.415€.

Per calcolare i contributi variabili devi applicare la percentuale del 24% a 1.685€ e ottieni 404,4€ che devi versare entro il 30 giugno 2025.

In regime forfettario puoi avere una riduzione del 35% dei contributi fissi e dei contributi variabili

Per ottenerla ti basta fare richiesta all’INPS direttamente dal sito web. 

Se richiedi questa riduzione e paghi soltanto i contributi fissi, sarà come se ogni anno avessi versato solo 8 mesi di contributi anziché 12.

Possiamo supportarti gratuitamente nel fare i calcoli e a capire se puoi ottenere la riduzione del 35%

I nostri esperti possono accompagnarti passo passo per comprendere ogni passaggio dei calcoli e possono anche fare tutto al posto tuo.

Se vuoi, puoi ricevere una consulenza fiscale gratis con un nostro esperto compilando il form qui sotto.

 

Gestione commercianti INPS: chi deve iscriversi e quanto bisogna versare?

Devi iscriverti alla gestione commercianti INPS se hai una ditta individuale commerciale

Sei un commerciante se la tua attività è principalmente legata alla vendita di beni o servizi in modo organizzato. Ad esempio, un negozio oppure attività come influencer o adv specialist, organizzando campagne pubblicitarie e gestendo il budget dei tuoi clienti.

In gestione commercianti INPS paghi 2 tipi di contributi, fissi e variabili, iniziamo parlando di quelli fissi

Variano di anno in anno e per il 2024 sono 4.515,43€, da versare indipendentemente da quanto incasserai.

Dovrai effettuare i versamenti in quattro rate trimestrali di pari importo, le prime tre entro il 16 maggio, il 20 agosto e il 16 novembre dell’anno in corso e l’ultima entro il 16 febbraio dell’anno successivo.

I contributi variabili sono invece il 24,48% di ciò che supera i 18.415€ di una parte di ciò che incassi. Questa parte si chiama imponibile

In regime forfettario la trovi moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale che è diverso per ogni tipologia di attività. In regime ordinario è la differenza tra incassi e spese.

La scadenza per il versamento è il 30 giugno dell’anno successivo.

Vediamo un esempio con gli anni, così sono più chiare le scadenze

Sei il proprietario di un e-commerce in regime forfettario e hai aperto la tua attività il 1° gennaio 2024.

Per prima cosa devi versare i contributi fissi, 4.515,43€ divisi in quattro rate:

  • prima rata: 1.129€ entro il 16 maggio 2024
  • seconda rata: 1.1129€ entro il 20 agosto 2024
  • terza rata: 1.1129€ entro il 16 novembre 2024
  • quarta rata: 1.129€ entro il 16 febbraio 2025

Alla fine del 2024 vedi che hai incassato 60.000€. L’attività di e-commerce ha una percentuale del 40% per il calcolo dell’imponibile che quindi è 24.000€ ovvero il 40% di 60.000€.

Il tuo imponibile supera di 5.585€ la quota minimale di 18.415€, ovvero 24.000€ meno 18.415€.

Per calcolare i contributi variabili devi applicare la percentuale del 24,48% a 5.585€ e ottieni 1.367,2€ che devi versare entro il 30 giugno 2025.

In regime forfettario puoi avere una riduzione del 35% dei contributi fissi e dei contributi variabili

Per ottenerla ti basta fare richiesta all’INPS direttamente dal sito web.

Se richiedi questa riduzione e paghi soltanto i contributi fissi, sarà come se ogni anno avessi versato solo 8 mesi di contributi anziché 12. È un’informazione importante da tenere a mente per il calcolo della pensione.

Possiamo supportarti gratuitamente nel capire se puoi ottenere la riduzione del 35%

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Si basa su una fonte ufficiale dell'agenzia delle entrate ed è stata scritta da un'autrice esperta in temi fiscali.

Scritta da una nostra autrice

francesca_noroles

Basata su una fonte ufficiale

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