In breve
Se vuoi aprire Partita IVA online, in questo articolo ti diremo come farlo e i costi che devi sostenere. Qui sotto trovi un riassunto di tutte le informazioni ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.
L’apertura della Partita IVA è un passo importante per la tua vita, iniziare con il piede giusto senza intoppi può aiutarti a massimizzare i profitti fin da subito. Farlo online, ti consentirà di procedere più rapidamente.
Il commercialista può guidarti in questa nuova avventura lavorativa e se vuoi, puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un nostro esperto compilando il form in cima alla pagina.
Per aprire, la prima cosa da capire è l’attività che vuoi svolgere
Se nell’attività che vuoi avviare prevale la componente intellettuale, devi aprire come libero professionista, ad esempio se sei un grafico o un ingegnere.
Se l’attività che vuoi intraprendere è commerciale o artigianale devi aprire una ditta individuale, come nel caso di e-commerce e parrucchiere.
Se svolgi un’attività intellettuale, quindi sei un libero professionista, devi fare 2 passaggi
Dovrai inviare tramite il sito web dell’agenzia delle entrate il modello AA9/12 nel quale dovrai indicare tutti i tuoi dati e quelli relativi all’attività che intendi aprire.
Una volta completata questa operazione, prima di dare il via alla tua nuova attività, dovrai iscriverti alla cassa previdenziale a cui versare i contributi utili a creare la tua futura pensione:
- se sei un professionista iscritto ad un albo professionale come un avvocato o uno psicologo devi effettuare l’iscrizione alla cassa di categoria della tua professione
- se svolgi una professione per cui non è previsto un albo, devi iscriverti alla gestione separata INPS
Se svolgi un’attività artigianale o commerciale, quindi hai una ditta individuale, i passaggi sono 3
Devi inviare online la pratica ComUnica che ti permette di aprire la Partita IVA, iscriverti al registro delle imprese, all’INPS e eventualmente all’INAIL. Devi anche inviare la pratica SCIA al tuo comune e acquistare servizi di firma digitale e PEC.
I costi variano a seconda del tipo di attività
Per un’attività intellettuale, puoi gestire tutto da solo gratuitamente o affidarti a un commercialista che ti chiederà circa 200€.
Se sei un artigiano o commerciante e vuoi fare in autonomia, dovrai pagare circa 200€ di bolli, se ti affidi a un esperto per le pratiche dovrai aggiungere circa 300€.
In entrambi i casi puoi farti affiancare da un commercialista, anche online
I nostri esperti possono accompagnarti passo passo per capire quale sia la tipologia di attività più adatta a te.
Se vuoi, puoi ricevere una consulenza fiscale gratis con un nostro esperto cliccando il tasto prenota una consulenza qui sotto.
Aprire Partita IVA online: libero professionista o ditta individuale?
Prima di procedere con l’apertura della tua Partita IVA online, devi capire il tipo di attività che andrai a svolgere
Questo ti servirà per conoscere gli obblighi e le tutele che avrai, oltre alle pratiche e i costi che avrai per la tua attività.
Ad esempio, le ditte individuali pagano una quantità di contributi previdenziali fissi ogni anno, indipendentemente da quanto incassano, mentre i liberi professionisti pagano in base a quanto guadagnano.
Vediamo come capire bene quale tipo di Partita IVA dovresti avere, così da poter procedere con l’apertura online.
Se la tua attività è considerata intellettuale sei un libero professionista
Per attività intellettuali si intendono quelle che hanno come elemento centrale le tue conoscenze. Si tratta ad esempio di attività come il medico, l’avvocato, l’ingegnere, il giornalista, il copywriter.
Se l’attività è di tipo artigianale o commerciale devi aprire una ditta individuale
Le attività artigianali sono quelle che hanno al centro la tua attività manuale. In questa categoria rientrano attività come quelle di parrucchieri, estetisti, muratori, elettricisti, sarti, idraulici, calzolai.
Per essere considerata commerciale invece, un’attività ha al centro lo scambio di beni e/o servizi. Sono attività commerciali i negozi e gli e-commerce, hotel e ristoranti e anche le attività di alcuni professionisti del digitale come influencer, content creator e adv specialist.
Ci sono dei casi in cui la distinzione non è così netta e può essere difficile comprendere il tuo tipo di Partita IVA
Ad esempio, un social media manager può essere inteso come un’attività commerciale o intellettuale. La differenza è data dalla gestione del budget.
Se non lo gestisce, svolge un’attività intellettuale, mentre se lo gestisce è commerciale perché avviene uno scambio di denaro che il cliente affida al professionista e che lui deve investire in determinate attività, come l’advertising.
Questa è solo una delle tante interpretazioni che possono esserci e, per questo, è importante rivolgersi ad un professionista.
Possiamo aiutarti gratuitamente a capire che tipo di Partita IVA aprire
Se sei in dubbio e vuoi sapere con certezza se l’attività che vuoi svolgere sia da libero professionista oppure da ditta individuale, un nostro esperto può rispondere alle tue domande.
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Codice ATECO: perché è importante e come trovarlo?
È importante trovare il codice ATECO perchè serve ad identificare in maniera univoca il tipo di attività che svolgi
Ad esempio l’attività di architetto ha il codice 71.11.00 mentre quella del muratore 43.39.01. Ogni attività ha degli obblighi differenti nei confronti dello stato ed è dunque essenziale avere il numero giusto.
Determinerà in maniera ancora più specifica rispetto al tipo di attività gli obblighi, le pratiche e i costi che dovrai affrontare.
Se ad esempio sei un architetto e dunque hai il codice 71.11.01 dovrai pagare i contributi in una certa quantità e in modo diverso rispetto ad un copywriter che ha invece il codice 74.90.99 e pagherà i contributi in quantità differente.
Influenza anche la quantità di spese che puoi considerare per abbassare la quantità di tasse da pagare. Vedremo più avanti in questo articolo in che modo ciò avviene.
Se svolgi diverse attività puoi avere più codici ATECO
Ad esempio se lavori sia come architetto che come muratore, puoi avere entrambi i codici con la stessa Partita IVA. Il numero massimo di codici ATECO che puoi avere è 6.
Per conoscere il tuo codice ATECO puoi utilizzare un servizio online
Esistono dei motori di ricerca come codiceateco.it nei quali inserendo una parola chiave puoi risalire al codice adatto alla tua attività.
Questo sistema funziona molto bene con le professioni tradizionali come l’idraulico. il medico e l’architetto ma non è adatto ad identificare le attività nate più di recente e con l’avvento del digitale.
Questo perché il sistema ATECO è stato aggiornato l’ultima volta nel 2007. Per le attività nate in seguito non esistono codici specifici ma è necessario individuare quelli più simili, a cui le nuove attività possono essere assimilabili.
Ad esempio, non esiste il codice ATECO per la professione di influencer ma si può utilizzare il codice 73.11.02 – conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari.
Possiamo aiutarti gratuitamente a trovare il codice ATECO più adatto alla tua attività
Un nostro esperto può analizzare online la tua situazione nello specifico e dirti quale sia per te il codice ATECO più corretto e, in caso ce ne sia più di uno, quale sia quello più vantaggioso.
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Regime fiscale: come identificare quello più conveniente?
Quando apri la tua Partita IVA, devi scegliere il regime fiscale tra 2 opzioni
Queste sono il regime ordinario e il forfettario e rappresentano l’insieme di regole che determinano quali e quante tasse devi pagare.
Con il regime ordinario paghi l’IRPEF con il metodo degli scaglioni progressivi di reddito
Devi calcolare il tuo imponibile fiscale che corrisponde alla differenza tra gli incassi totali, le spese che hai sostenuto per la tua attività e i contributi che hai versato.
L’imponibile viene poi diviso in blocchi, detti scaglioni, e per ognuno paghi una percentuale sempre più alta di tasse, come in tabella:
Scaglione di reddito | % IRPEF |
fino a 28.000€ | 23% |
da 28.000,01€ a 50.000€ | 35% |
oltre 50.000,01€ | 43% |
Ad esempio se hai un imponibile di 35.000€ paghi 6.440€ di IRPEF per il primo scaglione, ovvero il 23% di 28.000€. I restanti 7.000€ per raggiungere i 35.000€ di imponibile appartengono al secondo scaglione, quindi pagherai altri 2.450€, ovvero il 35% di 7.000€.
In totale pagherai 8.890€ di IRPEF, la somma di 6.440€ e 2.450€.
Con questo regime fiscale devi anche aggiungere l’IVA ai tuoi prezzi.
Con il regime forfettario paghi una tassa chiamata imposta sostitutiva
Questo regime fiscale ti permette di pagare il 15% di tasse o il 5% per i primi 5 anni se hai aperto una nuova Partita IVA.
Per trovare l’importo su cui calcolare le tasse devi moltiplicare i tuoi incassi per un coefficiente, detto di redditività, diverso in base al tuo codice ATECO.
Ad esempio, se hai incassato 35.000€ e il tuo coefficiente è 78%, pagherai le tasse su 27.300€, quindi il 78% di 35.000€.
Con questo regime fiscale non dovrai neanche applicare l’IVA sui tuoi prezzi.
Solitamente ti conviene il regime forfettario, ma ci sono alcuni casi particolari nei quali non è così
Spesso conviene il forfettario perché prevede una percentuale di tassazione più bassa, ma se le spese legate alla tua attività sono elevate e superano di molto quelle previste dal tuo coefficiente di redditività, ti potrebbe convenire il regime ordinario.
Infatti, in regime ordinario puoi “scaricare” le spese effettivamente sostenute per la tua attività, perché non vengono individuate in misura fissa.
Possiamo aiutarti gratuitamente a capire qual è il regime fiscale più conveniente per te
Un esperto fiscale può studiare la tua attività nello specifico e dirti qual è la soluzione migliore in base alla tua situazione specifica. Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno. Clicca qui per richiedere una consulenza gratuita e senza impegno
Cassa previdenziale: a quale bisogna iscriversi e quanto si paga?
Quando apri una Partita IVA devi versare i contributi previdenziali obbligatori. Per farlo devi iscriverti ad una cassa previdenziale
I contributi sono una quantità di denaro che devi versare al tuo ente previdenziale di riferimento e, in cambio, ottieni prestazioni previdenziali come la pensione di vecchiaia o il sussidio di maternità.
Se sei un libero professionista iscritto ad un albo o ordine professionale che ha una cassa previdenziale privata, dovrai iscriverti alla tua cassa di riferimento
Ad esempio gli avvocati devono iscriversi alla cassa forense e gli ingegneri e gli architetti ad Inarcassa.
Dovrai versare i contributi secondo le regole della tua cassa. Per ognuna sono diverse ma in genere dovrai versare tre tipi di contributi: oggettivo, che serve per la tua pensione, integrativo, che serve per finanziare la cassa, di maternità, che serve per sostenere le colleghe che scelgono di avere un figlio.
Se sei un libero professionista e per la tua attività non esiste una cassa professionale privata o non hai i requisiti per accedere, devi iscriverti alla gestione separata INPS
Dovrai versare i contributi in proporzione a quanto guadagni. La quota da versare cambia ogni anno e per il 2024 è il 26,07% della differenza tra incassi e spese.
Se sei un artigiano o un commerciante devi iscriverti alla gestione artigiani o commercianti INPS
Dovrai versare due tipi di contributi: fissi e variabili. Le quote variano ogni anno. Per il 2024 i contributi fissi da pagare sono circa 4.500€. Dovrai versarli in quattro rate trimestrali di pari importo, indipendente da quanto incasserai.
I contributi variabili sono da pagare se la differenza tra incassi e spese supera i 18.415€. Sulla parte che avanza questa quota, detta minimale, dovrai pagare circa il 24%. Dovrai effettuare il pagamento entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Nella tabella vediamo le quote precise:
Gestione INPS | Contributi fissi | Quota minimale | Contributi variabili |
Artigiani | 4.427,04€ | 18.415€ | 24% |
Commercianti | 4.515,43€ | 18.415€ | 24,48% |
Come artigiano o commerciante puoi anche chiedere una riduzione del 35% dei contributi
In questo caso, le quote diventano:
Gestione INPS | Contributi fissi ridotti | Quota minimale | Contributi variabili
ridotti |
Artigiani | 2.877,57€ | 18.415€ | 15,6% |
Commercianti | 2.935,03€ | 18.415€ | 15,91% |
Possiamo assisterti gratuitamente nel calcolo dei tuoi contributi
I nostri esperti possono accompagnarti passo passo per comprendere ogni passaggio dei calcoli e possono anche fare tutto al posto tuo.
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Aprire Partita IVA online: quali sono le pratiche e i costi?
Ora che hai individuato tutti i diversi aspetti che caratterizzano la tua attività, non ti resta che aprire la Partita IVA online
Dovrai utilizzare una pratica diversa a seconda che tu apra come libero professionista oppure come ditta individuale.
Per aprire come libero professionista dovrai utilizzare il modello AA9/12
Dovrai compilarlo inserendo i tuoi dati personali come nome e cognome e codice fiscale, e anche i dati relativi alla tua nuova attività come l’indirizzo in cui avrà sede e il codice ATECO.
Nel modello dovrai indicare anche a quale regime fiscale aderire, compilando la sezione dedicata.
Quando tutto è pronto, devi riconsegnare il modello all’agenzia delle entrate inviandolo direttamente dal sito.
Ricorda che dovrai anche iscriverti alla tua cassa previdenziale o alla gestione separata INPS. Potrai farlo direttamente dal sito web dell’ente. Ad esempio, se sei un ingegnere dovrai iscriverti sul sito di Inarcassa, mentre se svolgi un’attività commerciale o artigianale, sul sito dell’INPS.
Se svolgi tutto da solo, aprire la Partita IVA come libero professionista è gratis. Se invece ti affidi ad un professionista dovrai pagare il suo servizio che in genere parte da 200€.
Per aprire come ditta individuale devi utilizzare la pratica ComUnica
Per compilarla avrai bisogno di acquistare un servizio di PEC e di firma digitale. Esistono diversi servizi sul mercato e generalmente i prezzi partono da 35€ all’anno.
La ComUnica è una pratica che puoi svolgere solo in modo telematico e ti permette in un’unica soluzione di aprire la Partita IVA, iscriverti al registro delle imprese in camera di commercio, iscriverti alla gestione artigiani o commercianti INPS ed eventualmente all’INAIL, se sei un artigiano.
Hai l’obbligo di iscriverti al registro delle imprese. Il costo che può essere 88,50€ oppure 155,50€ a seconda della tua tipologia di attività. Ogni anno dovrai continuare a pagare 53€ o 120€ per mantenere attiva l’iscrizione.
Infine, dovrai inviare la pratica SCIA allo sportello SUAP del comune in cui avrà sede la tua attività. Ha un prezzo che a seconda del comune può variare da 0€ a 200€.
In totale quindi, per aprire la tua ditta individuale i costi se fai tutto da solo si aggirano tra i 100€ e i 400€. Se invece ti affidi ad un professionista dovrai aggiungere anche il costo del suo servizio che di solito parte da 300€.
Possiamo aiutarti gratuitamente a capire come svolgere tutte le pratiche per l’apertura della tua Partita IVA
Un consulente fiscale può guidarti in ogni passaggio e può anche preparare tutti i documenti così avrai la sicurezza che tutte le pratiche siano compilate nel modo corretto.
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