In regime forfettario, e tasse si pagano con il sistema dei saldi e degli acconti con le seguenti scadenze:
- 30 giugno: saldo dell’anno precedente e primo acconto dell’anno corrente
- 30 novembre: secondo acconto dell’anno corrente
Durante il tuo primo anno di attività non pagherai nessuna tassa perché non hai nessun saldo da versare e nessuna base di calcolo su cui versare gli acconti.
Al 30 giugno del tuo secondo anno di attività, verserai in un’unica soluzione il totale delle tasse calcolate sull’anno precedente più il primo acconto delle tasse calcolate sull’anno corrente.
Ad esempio: Laura ha aperto la Partita IVA a febbraio 2023. Per tutto l’anno 2023, Laura non dovrà versare tasse. Il 30 giugno 2024, Laura dovrà pagare tutte le tasse calcolate sugli incassi dell’anno 2023, più il primo acconto delle tasse calcolate per il 2024. il 30 novembre 2024 pagherà il secondo acconto.
L’unica altra imposta che dovrai versare in regime forfettario è l’imposta di bollo da 2€ sulle fatture di importo superiore a 77,47€ e ci sono due possibilità:
- se emetti fatture cartacee, devi acquistare in tabaccheria le marche da bollo e applicarle alla fattura originale
- se emetti fatture elettroniche, dovrai inserire la dicitura corretta direttamente nel file xml e pagherai le imposte di bollo ogni trimestre tramite modello F24
Le tasse che si pagano nel regime forfettario corrispondono al 15% o al 5% per i primi 5 anni se apri una nuova attività.
Queste percentuali si applicano sull’imponibile che si calcola moltiplicando il totale incassato durante l’anno per un valore percentuale, detto coefficiente di redditività, diverso per ogni attività.
Ad esempio, se sei un social media manager il coefficiente di redditività è 78%
Per conoscere nel dettaglio quando e quali tasse devi pagare con la tua attività in regime forfettario, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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