Il numero di volte in cui pagherai i contributi all’INPS dipende dal tipo di contributi che devi versare che possono essere di due tipi:
- fissi: una quota stabilita da versare indipendentemente dai tuoi incassi
- variabili: una quota definita come valore percentuale e che quindi varia in base ai tuoi guadagni
I contributi variabili comprendono i contributi che versano i liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS e i contributi che devono essere versati dai titolari di ditta individuale che hanno un imponibile supera il minimale di 18.415€
I contributi variabili hanno due scadenze
- entro il 30 giugno: devi versare il saldo dell’anno precedente e il primo acconto dell’anno in corso
- entro il 30 novembre: devi versare il secondo acconto dell’anno in corso
Se hai una ditta individuale non paghi i contributi variabili su tutto l’imponibile ma solo sulla parte che eccede il minimale. Questo significa che se il tuo imponibile non supera il minimale, non devi versare i contributi variabili.
Le percentuali di contributi variabili per il 2023 sono:
- 26,07% dell’imponibile, per i liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS
- 24,48% per gli iscritti alla gestione commercianti INPS
- 24% per gli iscritti alla gestione artigiani INPS
I contributi fissi sono i contributi che devono pagare i titolari di ditta individuale indipendentemente dal volume di incassi. Si pagano ogni trimestre con quattro rate di pari importo a scadenze fisse:
- entro il 16 febbraio: quarto trimestre dell’anno precedente
- entro il 16 maggio: primo trimestre dell’anno in corso
- entro il 22 agosto: secondo trimestre dell’anno in corso
- entro il 16 novembre: terzo trimestre dell’anno in corso
Se hai una ditta individuale in regime forfettario e sei iscritto alla gestione commercianti o artigiani, puoi chiedere una riduzione del 35% sui contributi fissi e variabili. Così puoi versare ancora meno e puoi avere più soldi da reinvestire nella tua attività.
Se versi solo i contributi fissi con la riduzione, però, il vantaggio è che paghi meno contributi mentre lo svantaggio è che ne accumuli meno per la tua pensione perchè ogni anno sarà come se avessi versato solo otto mesi di contributi.
Se sei un libero professionista iscritto ad una cassa previdenziale privata non devi versare all’INPS ma seguirai le regole e le scadenze fissate direttamente dalla tua cassa e puoi trovare tutte le informazioni sul sito web dedicato
Per conoscere nel dettaglio ogni quanto devi versare i contributi e a quale gestione previdenziale o cassa privata ti devi iscrivere, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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