In breve
In questo articolo vediamo quali sono i contributi INPS e come calcolarli in Partita IVA. Qui sotto trovi un riassunto di tutte le informazioni ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.
Conoscere quanti contributi devi versare è molto importante per una buona pianificazione fiscale, perché ti aiuta a mettere da parte la giusta quantità di denaro.
Il commercialista può aiutarti nei calcoli e può anche farli al posto tuo. Puoi ottenere un consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto, compilando il form in cima alla pagina.
La quantità e il calcolo dei contributi INPS cambiano in base alla gestione previdenziale a cui sei iscritto
Se svolgi un’attività intellettuale per cui non esiste una cassa privata, devi iscriverti alla gestione separata INPS.
Se la tua attività è commerciale, come un negozio o un ristorante, devi iscriverti alla gestione commercianti INPS.
Se sei un artigiano, come un parrucchiere o un elettricista, devi iscriverti alla gestione artigiani INPS.
Prima di vedere nel dettaglio le gestioni, dobbiamo introdurre il concetto di imponibile previdenziale
È la quota su cui si calcolano i contributi. Se sei in regime ordinario lo trovi sottraendo dai tuoi incassi le spese sostenute per la tua attività. Ad esempio, se hai incassato 100.000€ e hai avuto spese per 40.000€, il tuo imponibile previdenziale è 60.000€.
In regime forfettario, invece, si trova moltiplicando il totale degli incassi dell’anno per un valore percentuale specifico per ogni attività. Ad esempio, se la tua percentuale è 78% e hai incassato 20.000€ il tuo imponibile è 15.600€ ovvero il 78% di 20.000€.
Con la gestione separata INPS devi applicare la percentuale fissa del 26,07%
La percentuale cambia ogni anno e questa è quella per il 2024. Devi calcolare i contributi applicandola all’imponibile previdenziale.
Riprendendo l’esempio precedente, i contributi sono 4.067€ ovvero il 26,07% di 15.600€.
Se sei in gestione commercianti o artigiani INPS devi versare due tipi di contributi: fissi e variabili
Per il 2024 i contributi fissi sono 4.515,43€ per i commercianti e 4.427,04€ per gli artigiani, indipendentemente da quanto incasserai.
Se il tuo imponibile supera i 18.415€, sulla parte che avanza devi versare il 24,48% se sei commerciante e il 24% se sei artigiano.
Possiamo assisterti gratis nel calcolo dei tuoi contributi
I nostri esperti possono accompagnarti passo passo per comprendere ogni passaggio dei calcoli e possono anche fare tutto al posto tuo.
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INPS e Partita IVA: come trovare la gestione previdenziale giusta e come iscriversi?
Per capire quale sia la gestione previdenziale giusta per te devi sapere come si identifica la tua attività
Questo perché a seconda dell’attività che svolgi dovrai iscriverti ad una gestione INPS diversa.
Per ogni gestione sono diverse sia le quantità di contributi che devi versare, sia le scadenze per i pagamenti. È importante capire quale sia la gestione giusta per la tua attività per evitare di ricevere sanzioni.
Se sei un libero professionista iscritto ad un albo o ordine professionale che ha creato una cassa previdenziale privata, dovrai iscriverti alla tua cassa di riferimento
Ad esempio gli avvocati devono iscriversi alla cassa forense, i medici e gli odontoiatri devono iscriversi ad ENPAM, i giornalisti devono iscriversi ad INPGI.
Le casse private non sono enti dell’INPS e quindi non le approfondiremo in questo articolo.
Se sei un libero professionista e per la tua attività non esiste una cassa professionale privata o non hai i requisiti per accedere, devi iscriverti alla gestione separata INPS
Ad esempio, ti devi iscrivere se sei un copywriter o un insegnante privato, perché per la tua attività non esistono casse private.
Allo stesso modo, ti devi iscrivere se sei un ingegnere e lavori anche come dipendente, ad esempio se sei un insegnante all’università, perché non hai i requisiti per accedere ad Inarcassa.
Se hai una ditta individuale artigiana, devi iscriverti alla gestione artigiani INPS
Ad esempio, ti devi iscrivere se lavori come muratore, idraulico o imbianchino, come parrucchiere o make up artist e anche se svolgi alcuni lavori nel digitale come l’artista 3D per i videogiochi.
Se hai una ditta individuale commerciale, devi iscriverti alla gestione commercianti INPS
Ad esempio, ti devi iscrivere se hai un negozio o un e-commerce e anche se lavori nel digitale, come influencer o advertising specialist.
Per iscriverti alla gestione artigiani o commercianti INPS, ti basterà la pratica di apertura della Partita IVA
Infatti, attraverso la pratica ComUnica che dovrai inviare per aprire la tua Partita IVA, ti iscriverai automaticamente anche alla cassa previdenziale per versare i contributi.
Per iscriverti alla gestione separata devi accedere portale online dell’INPS oppure andare in una sede sul tuo territorio
Dovrai compilare la domanda di iscrizione indicando i tuoi dati personali come nome e cognome, data e luogo di nascita e indirizzo di residenza, codice fiscale e anche il tuo numero di Partita IVA.
Possiamo occuparci noi della tua iscrizione all’INPS
Un commercialista può studiare la tua attività nello specifico e preparare per te le pratiche di iscrizione all’INPS.
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Gestione separata INPS: quanti contributi si pagano e quando?
I contributi alla gestione separata INPS si pagano solo su una parte di quanto incassi, detta imponibile
In regime forfettario, trovi l’imponibile moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale che è diverso per ogni tipologia di attività.
Ad esempio, per i copywriter questo valore è 78%. Significa che se e hai incassato 30.000€, il tuo imponibile è 23.400€ ovvero il 78% di 30.000€.
La percentuale dei contributi varia ogni anno e per il 2024 è il 26,07% del tuo imponibile. In questo esempio, dovrai versare alla gestione separata INPS 6.100€ ovvero il 26,07% di 23.400€.
In ordinario trovi l’imponibile sottraendo agli incassi le spese che hai sostenuto. Ad esempio, se hai incassato 100.000€ e hai avuto spese per 30.000€ il tuo imponibile è 70.000€. I contributi saranno il 26,07% di 70.000€, quindi 18.249€.
Dovrai versare i contributi in 2 scadenze: il 30 giugno e il 30 novembre
Per calcolare i contributi si utilizza il sistema dei saldi e degli acconti.
Per prima cosa devi prendere in considerazione i contributi per l’anno precedente, nel nostro caso il 2023, e calcolare l’80%. Devi poi dividere questa quota in parti uguali e pagarla in due fasi: la prima metà entro il 30 giugno 2024 e la seconda metà entro il 30 novembre 2024.
Quando poi farai la dichiarazione sui redditi percepiti nel 2024, dovrai calcolare i contributi totali, in base ai guadagni che hai avuto in tutto l’anno. Dovrai sottrarre le quote che hai già versato e pagare la differenza, ovvero il saldo, entro il 30 giugno 2025.
Vediamo un esempio pratico, in modo da avere una visione più chiara del calcolo
Nel 2023 hai incassato 30.000€ e con un imponibile di 23.400€ hai calcolato 6.100€ di contributi.
Per il 2024 devi calcolare gli acconti. Si parte da 4.480€ ovvero l’80% di 6.100€. Devi dividere questa quota in due parti uguali, e versarle entro le scadenze degli acconti:
- 2.240€ da versare entro il 30 giugno 2024
- 2.240€ da versare entro il 30 novembre 2024
Alla fine del 2024 vedi che hai incassato 40.000€, il tuo imponibile è quindi 31.200€ e i contributi totali che devi versare per l’anno sono 8.134€ ovvero il 26,07% di 31.200€.
Per sapere quanto devi versare di saldo, devi sottrarre a questa cifra i contributi che hai già pagato come acconto: 8.134€ – 2.240€ – 2.240€ = 3.654€
Entro il 30 giugno 2025 devi versare 3.654€ come saldo dei contributi del 2024.
Possiamo supportarti gratuitamente nel fare i calcoli
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INPS commercianti: quanti contributi si pagano e quando?
In gestione commercianti INPS paghi 2 tipi di contributi, fissi e variabili. Partiamo dai fissi
Variano di anno in anno e per il 2024 sono 4.515,43€, da versare indipendentemente da quanto incasserai.
Dovrai effettuare i versamenti in quattro rate trimestrali di pari importo, le prime tre entro il 16 maggio, il 20 agosto e il 16 novembre del 2025 e l’ultima entro il 16 febbraio del 2026.
Per calcolare i contributi variabili devi conoscere il concetto di imponibile
Si tratta della parte dei tuoi incassi su cui paghi i contributi. In regime forfettario lo trovi moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale diverso per ogni tipologia di attività. In ordinario, invece, lo trovi sottraendo dai tuoi incassi le spese che hai sostenuto.
I contributi variabili sono il 24,48% del tuo imponibile che supera i 18.415€
Se il tuo imponibile non supera questa quota, non dovrai versare contributi variabili. La scadenza per il versamento è il 30 giugno dell’anno successivo.
Vediamo un esempio con gli anni, così sono più chiare le scadenze
Sei il proprietario di un e-commerce e hai aperto la tua attività il 1° gennaio 2024.
Per prima cosa devi versare i contributi fissi, 4.515,43€ divisi in 4 rate:
- prima rata: 1.129€ entro il 16 maggio 2024
- seconda rata: 1.129€ entro il 20 agosto 2024
- terza rata: 1.129€ entro il 16 novembre 2024
- quarta rata: 1.129€ entro il 16 febbraio 2025
Per quanto riguarda i contributi variabili, ipotizziamo che alla fine del 2024 hai incassato 60.000€ e che il tuo imponibile è pari a 24.000€.
Sottraendo ai 24.000€ di imponibile la quota di 18.415€, vediamo che devi pagare i contributi variabili su 5.585€. Dovrai quindi pagare il 24,48% di 5.585€, pari a 1.367,20€ entro il 30 giugno 2025.
In regime forfettario puoi avere una riduzione del 35% dei contributi fissi e dei contributi variabili
Per ottenerla ti basta fare richiesta all’INPS direttamente dal sito web. In questo modo puoi pagare meno contributi e avere più denaro a disposizione da reinvestire nella tua attività.
Possiamo supportarti gratuitamente nel fare i calcoli e a capire se puoi ottenere la riduzione del 35%
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INPS artigiani: quanti contributi si pagano e quando?
In gestione artigiani INPS paghi 2 tipi di contributi, fissi e variabili, iniziamo parlando di quelli fissi
Variano di anno in anno e per il 2024 sono 4.427,04€, da versare indipendentemente da quanto incasserai.
Dovrai effettuare i versamenti in 4 rate trimestrali di pari importo, le prime tre entro il 16 maggio, il 20 agosto e il 16 novembre del 2025 e l’ultima entro il 16 febbraio del 2026.
Per calcolare i contributi variabili devi conoscere il concetto di imponibile
Si tratta della parte dei tuoi incassi su cui paghi i contributi. In regime forfettario lo trovi moltiplicando il totale degli incassi per un valore percentuale diverso per ogni tipologia di attività. In ordinario, invece, lo trovi sottraendo dai tuoi incassi le spese che hai sostenuto.
I contributi variabili sono il 24% dell’imponibile che supera i 18.415€
Se il tuo imponibile non supera questa quota, non dovrai versare contributi variabili. La scadenza per il versamento è il 30 giugno dell’anno successivo.
Vediamo un esempio con gli anni, così sono più chiare le scadenze
Sei un sarto e hai aperto la tua attività il 1° gennaio 2024.
Per prima cosa devi versare i contributi fissi di 4.427,04€ divisi in quattro rate di eguale importo, ovvero 1106,76€
- prima rata entro il 16 maggio 2024
- seconda rata entro il 20 agosto 2024
- terza rata entro il 16 novembre 2024
- quarta rata entro il 16 febbraio 2025
Per quanto riguarda i contributi variabili, ipotizziamo che alla fine del 2024 hai incassato 30.000€ e che il tuo imponibile sia pari a 20.1000€.
Sottraendo ai 21.000€ di imponibile la quota di 18.415€, vediamo che devi pagare i contributi variabili su 1.685€. Dovrai quindi pagare il 24% di 1.685€, pari a 404,40€ entro il 30 giugno 2025.
In regime forfettario puoi avere una riduzione del 35% dei contributi fissi e dei contributi variabili
Per ottenerla ti basta fare richiesta all’INPS direttamente dal sito web. In questo modo puoi pagare meno contributi e avere più denaro a disposizione da reinvestire nella tua attività.
Possiamo supportarti gratuitamente nel fare i calcoli e a capire se puoi ottenere la riduzione del 35%
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