In breve
In questo articolo vedremo quali sono i requisiti per accedere al regime forfettario e cosa succede se non ne rispetti uno o più di uno. Qui sotto trovi un riassunto di tutte le informazioni ma, se preferisci andare nel dettaglio, puoi leggere ogni capitolo scorrendo in basso.
È un argomento importante perché per mantenere il regime agevolato devi rispettare una serie di regole e di parametri e, se non li conosci, potresti non rispettarli senza accorgertene. Come vedremo, non rispettare questi requisiti comporta conseguenze piuttosto costose.
Il commercialista può aiutarti a tenere traccia di tutti i parametri per assicurarti di non uscire mai dal regime forfettario e se vuoi puoi ottenere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto compilando il form in cima alla pagina.
I requisiti principali per accedere e mantenere il regime forfettario sono 6
I tuoi incassi non devono superare gli 85.000€ ogni anno, i compensi che versi ai tuoi collaboratori devono essere al massimo di 20.000€ annui e se hai un lavoro dipendente, la tua RAL deve essere al massimo di 30.000€.
Oltre a questi requisiti economici, non devi avere quote in società di persone, anche se familiari, e non devi avere quote di maggioranza in società di capitali che operano nello stesso settore in cui vuoi lavorare con la tua Partita IVA individuale e devi essere residente in Italia.
Se non rispetti questi requisiti, passi al regime ordinario
In questo regime fiscale devi pagare l’IRPEF, una tassazione progressiva che va dal 23% al 43%, invece del 15% o del 5% del forfettario, devi versare l’IVA e tenere traccia di tutte le spese per poterle scaricare.
Passi all’ordinario a partire dall’anno successivo, se non rispetti la maggior parte dei requisiti
Rientri in questa casistica se i compensi dei tuoi dipendenti superano i 20.000,01€, se la tua RAL da dipendente supera i 30.000,01€, se ottieni quote in società di persone o quote di maggioranza in società di capitali.
È questo il caso anche se i tuoi incassi totali dell’anno sono tra 85.000,01€ e 100.000€
Passi all’ordinario immediatamente se i tuoi incassi superano 100.000€
In questo caso, dalla fattura successiva devi iniziare a inserire l’IVA e a versarla allo stato e poi, con la dichiarazione dei redditi, pagherai l’ IRPEF su tutti gli incassi dell’anno.
Possiamo aiutarti gratuitamente a capire come avere sempre tutto sotto controllo per non uscire dal forfettario
Un consulente fiscale può aiutarti a tenere traccia dei tuoi incassi per assicurarsi che tu possa godere di tutte le agevolazioni a disposizione.
Se vuoi puoi ottenere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto. Clicca il bottone prenota una consulenza qui sotto.
Requisiti per accedere: come avere il 15 o 5% di tasse?
I requisiti per accedere al regime forfettario sono 6 e devi averli tutti contemporaneamente
Nel momento dell’apertura devi essere residente in Italia, non devi essere socio di una società di persone e non devi avere quote di maggioranza in società di capitali che operano nello stesso settore della tua attività individuale.
Nel caso avessi avuto un’attività in Partita IVA nell’anno precedente, non devi aver incassato più di 85.000€ con un’attività autonoma e non devi aver pagato collaboratori o dipendenti per più di 20.000€. Questa quota comprende anche tasse, contributi, assicurazioni obbligatorie, TFR e tutti gli altri costi che avresti potuto sostenere per un dipendente.
Se hai un lavoro come dipendente, la tua RAL dell’anno precedente non deve aver superato i 30.000€. Se nell’anno precedente avevi una RAL superiore a 30.000€ ma il tuo rapporto di lavoro è terminato, ad esempio in caso di licenziamento, dimissioni o termine naturale del contratto a tempo determinato, puoi avere il regime forfettario.
Con questi requisiti puoi accedere al regime forfettario e pagare il 15% di tasse.
Se vuoi accedere e pagare il 5% al posto del 15% devi avere altri 3 requisiti
Per prima cosa, la tua attività non deve essere una prosecuzione dell’attività di lavoro dipendente svolta in precedenza, cioè non devi svolgerla nello stesso luogo, con gli stessi clienti e con gli stessi strumenti. L’unica eccezione a questa regola è il praticantato obbligatorio per alcune professioni come ad esempio il commercialista o l’avvocato.
Il secondo requisito è che nel corso dei tre anni precedenti non devi essere stato titolare di Partita IVA. Se prosegui l’attività già avviata da qualcun altro, lui non deve aver superato gli 85.000€ di incassi nell’anno precedente.
La tassazione al 5% dura per cinque anni fiscali, dal sesto anno in poi pagherai il 15%
L’anno fiscale finisce sempre il 31 dicembre, indipendentemente da quando apri la tua attività. Se ad esempio apri la tua attività ad ottobre, il tuo primo anno di agevolazione durerà solo due mesi ma conterà come anno intero.
Possiamo aiutarti gratuitamente a capire se hai i requisiti per la tassazione al 5%
Un consulente fiscale può studiare la tua situazione nel dettaglio e dirti se puoi accedere all’agevolazione. Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto. Clicca il riquadro qui sotto.
Mantenere il regime: come fare e quando si può perdere?
Per mantenere il regime forfettario dovrai mantenere i requisiti di accesso e rispettare un nuovo limite
Devi rimanere residente in Italia, non devi diventare socio di una società di persone e non devi ottenere quote di maggioranza in società di capitali che operano nello stesso settore della tua attività individuale.
Devi incassare meno di 85.000€ e non devi pagare collaboratori o dipendenti più di 20.000€. Questa quota comprende tasse, contributi, assicurazioni obbligatorie, TFR e tutti gli altri costi che devi sostenere per un dipendente.
Se hai un lavoro come dipendente, la tua RAL deve rimanere al di sotto dei 30.000€.
Inoltre, almeno il 75% dei tuoi incassi deve provenire da clienti italiani o attività che hanno sede in Italia.
Se perdi uno qualsiasi dei requisiti ma rimani con un incasso inferiore a 100.000€, l’anno successivo esci dal regime forfettario
Ciò vuol dire che dall’anno successivo dovrai pagare l’IRPEF, applicare l’IVA sui tuoi prezzi, inserire le ritenute d’acconto in fattura e sarai soggetto agli studi di settore.
Se invece incassi più di 100.000€, esci immediatamente dal regime forfettario
Questo significa che da quel momento in avanti dovrai iniziare ad applicare l’IVA sui tuoi prezzi e dovrai inserire la ritenuta d’acconto nelle tue fatture verso altre attività.
Su tutti gli incassi dell’anno pagherai l’IRPEF, la tassa che deve pagare chi ha la Partita IVA in regime ordinario che va dal 23% al 43%
Ogni anno puoi verificare se hai i requisiti ed eventualmente tornare al regime forfettario
Se ad esempio nel 2023 incassi 100.000€, nel 2024 non potrai accedere al regime forfettario. Se poi nel 2024 torni ad incassare meno di 85.000€ e rispetti tutti i requisiti, nel 2025 potrai tornare nuovamente al regime forfettario con tassazione al 15%.
Possiamo aiutarti gratuitamente a capire come rimanere nei limiti e mantenere la tassazione al 5% per tutti gli anni disponibili
Un consulente fiscale può studiare la tua situazione nel dettaglio e dirti come organizzare la tua attività e le tue entrate per tenere il più possibile il regime agevolato.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto compilando il form qui sotto.