Franchigia IVA in Europa: come cambia per gli autonomi dal 2025

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di Gaia Banfi
22 Novembre 2024
Uomo e donna d'affari che sorridono discutendo della nuova franchigia IVA in Europa

In questo articolo vedremo come la franchigia IVA viene trattata nei diversi Paesi dell’Unione Europea e di cosa cambia per i lavoratori autonomi italiani con l’arrivo delle nuove regole UE.

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Attualmente, ogni Paese gestisce la franchigia IVA con soglie e criteri differenti

In Francia, la franchigia è divisa in più limiti a seconda dell’attività svolta, a seconda che venda beni o servizi.

Anche a Malta esistono soglie differenziate in base al tipo di attività.

Irlanda e Spagna non hanno un regime in franchigia IVA per i lavoratori autonomi. Se quindi tu hai un’attività forfettaria, che è il regime di franchigia IVA nel nostro paese, non potrai accedere al regime di franchigia in questi stati e sulle tue vendite sarà dovuta la tassa.

Dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore la direttiva UE che introduce un regime di franchigia IVA a livello europeo 

Questo significa che i lavoratori autonomi che operano in più Paesi dell’Unione Europea potranno beneficiare della franchigia anche al di fuori del proprio Paese di residenza, senza doversi preoccupare di aprire una partita IVA in ogni nazione in cui operano. 

In Italia, questa franchigia è fissata a un massimo di 85.000 euro di incasso annuo, ma la nuova regola permette un limite complessivo di 100.000 euro per chi lavora in più Paesi UE.

Per i lavoratori autonomi italiani, questa nuova direttiva offre la possibilità di incassare più soldi mantenendo le agevolazioni 

Ad esempio, un autonomo italiano che rispetta i limiti può operare fino a 85.000 euro di fatturato in Italia e usare i restanti 15.000 euro in altri Paesi dell’UE, fino al tetto di 100.000 euro, senza dover aprire nuove partite IVA locali.

L’italia ha stabilito alcune condizioni per limitare quali lavoratori autonomi UE possano accedere al regime di franchigia nel nostro paese

L’obiettivo è evitare che lavoratori autonomi di altri Paesi UE possano accedere al regime di franchigia in Italia e competere con gli autonomi italiani che non hanno o requisiti per accedere al regime forfettario. 

I requisiti che i lavoratori autonomi stranieri devono rispettare sono gli stessi che gli Italiani devono avere per accedere al forfettario:

  • non fatturare principalmente a ex datori di lavoro
  • non superare i 20.000 euro in spese per dipendenti o collaboratori
  • non percepire redditi da lavoro dipendente o simili per più di 30.000 euro

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Fonte: Dkpost.it

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