L’aumento degli eventi in streaming ha portato alla necessità di aggiornare le regole fiscali riguardo all’applicazione dell’IVA.
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Se fai lo streaming di un evento e viene visto da un utente straniero, devi pagare l’IVA del suo paese
Questa modifica, infatti, introduce un criterio di territorialità per alcune attività che vengono trasmesse in streaming o rese disponibili virtualmente.
Nel dettaglio facciamo riferimento alle attività di “prestazioni di servizi relativi ad attività culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative, ricreative e simili”, comprese fiere ed esposizioni.
La novità è che se fai un evento streaming verso un cliente finale straniero, pagherai l’IVA del suo paese.
Ad esempio, se organizzi un evento in streaming in Italia, al quale però partecipano utenti francesi, dovrai pagare l’IVA francese.
Quindi applicherai l’IVA francese ai servizi di streaming resi a utenti privati residenti in Francia, indipendentemente dal luogo in cui l’evento è fisicamente organizzato.
L’obiettivo della misura è quello di trattare le attività virtuali al pari di quelle in presenza
Infatti, si punta a garantire che l’applicazione dell’IVA avvenga nel paese di consumo.
Quindi, se un’azienda italiana fornisce un corso in streaming che viene acquistato da un consumatore francese, l’IVA applicata sarà quella francese.
In questo modo, sarà possibile applicare le stesse aliquote ridotte dell’IVA, già previste per eventi in presenza, anche agli eventi trasmessi in diretta streaming. Questo mira a evitare disparità di trattamento fiscale tra le diverse modalità di fruizione degli eventi.
Questi cambiamenti sono attualmente in fase di esame da parte delle commissioni parlamentari e dovranno essere applicati entro il 31 dicembre 2024.
Dalla norma saranno esclusi i servizi B2B, quindi quelli forniti da un’azienda verso un’altra azienda
Infatti, la normativa per questi servizi è già prevista dall’articolo 7-ter del DPR 633/72, che stabilisce che la territorialità è determinata dal luogo in cui è stabilito il committente.
Questo significa che, per i servizi resi tra aziende, l’IVA sarà applicata secondo le norme del paese in cui è stabilita l’azienda che acquista il servizio.
Possiamo spiegarti nel dettaglio come funziona l’applicazione dell’IVA per i servizi forniti in streaming
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Fonte: www.governo.it