In questo articolo vedremo come funziona e cosa cambia con il nuovo redditometro che è ufficialmente entrato in vigore ad ottobre.
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Il redditometro è uno strumento che l’agenzia delle entrate usa per scoprire eventuali evasioni fiscali
Attraverso questo sistema, l’agenzia confronta le spese che hai sostenuto con il reddito che hai dichiarato, verificando che non ci siano troppe differenze. Se le spese sono più alte del reddito che hai dichiarato, potresti ricevere un accertamento fiscale.
L’accertamento fiscale è una verifica per controllare che tutte le informazioni fiscali che hai dichiarato siano corrette.
Il redditometro prende in considerazione diverse categorie di spese, come quelle per l’abitazione, il trasporto, l’educazione e i consumi quotidiani
L’agenzia confronta queste spese con le medie italiane, stabilite grazie ai dati ISTAT. Se spendi molto di più rispetto alla media, potresti ricevere dei controlli.
Una delle principali novità del nuovo redditometro è la doppia franchigia. È un meccanismo che protegge i contribuenti da controlli troppo rigidi.
La prima franchigia da tenere in considerazione è che i controlli scattano solo se le tue spese superano il 20% del tuo reddito dichiarato. La seconda franchigia prevede che la differenza tra reddito dichiarato e spese superi i 70.000€, un valore fissato dall’agenzia delle entrate.
Se ad esempio hai dichiarato un reddito di 20.000€ e hai avuto spese per 30.000€, le tue spese superano il tuo reddito di più del 20%. In questo caso non scattano i controlli automatici perché la differenza tra i due valori rimane al di sotto della seconda franchigia di 70.000€.
Lo stesso vale se hai avuto un reddito di 800.000€ e hai avuto spese per 900.000€. IN questo caso non ricevi i controlli automatici perchè anche se la differenza supera i 70.000€, rimane al di sotto del 20%.
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Fonte: www.fisco7.it