Sanzioni per i ritardi nei pagamenti fiscali: le novità di settembre 2024

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di Francesca Ciani
14 Ottobre 2024
Sanzioni per i ritardi nei pagamenti fiscali

A partire dal mese di settembre sono entrate in vigore nuove norme relative al ritardo nei pagamenti. 

Se vuoi puoi leggere tutta la notizia qui sotto, oppure puoi rivolgerti ad un commercialista che ti aggiornerà sulle ultime novità fiscali che potrebbero impattare sulla tua attività. Per ricevere una consulenza fiscale gratis e senza impegno, compila il form in fondo all’articolo.

Prima di scoprire le novità, dobbiamo definire cos’è il ravvedimento operoso

È la possibilità di pagare le tasse in ritardo, con un piccolo aumento, ed evitare la sanzione intera.

Per ogni tassa non pagata è prevista una multa. Se non hai pagato entro i tempi e vuoi rimediare, puoi scegliere di pagare in ritardo con una maggiorazione, prima che ti arrivi la sanzione vera e propria. 

Questa maggiorazione dipende da quanto tempo dopo la scadenza scegli di pagare. Più tempo passa, più sarà alto il costo del ravvedimento operoso.

La sanzione per i pagamenti fiscali in ritardo è scesa dal 30 al 25%

Questa modifica si applica a tutte le violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024. 

In particolare, la sanzione per i ritardi fino a 90 giorni è stata ridotta dal 15% al 12,5%. 

Questo cambiamento riduce le sanzioni se ti metti in regola con i pagamenti in tempi brevi.

Vediamo un esempio di un pagamento in ritardo di  30 giorni

Se usi la procedura del ravvedimento operoso entro 30 giorni dalla scadenza del pagamento, l’importo della sanzione che devi pagare è ridotto di 1/10.

Questo vuol dire che, se la sanzione è pari al 15%, pagherai l’1,50%. Invece, con la sanzione ridotta al 12,5%, pagherai solo l’1,25%.

Ad esempio, se l’importo che avresti dovuto versare è pari a 400€, con una sanzione pari al 15% dovrai calcolare l’1,5% di 400€, quindi 6€. Invece, con la nuova norma, dovrai pagare l’1,25%, quindi 5€.

A tale importo dovrai aggiungere gli interessi, che si calcolano con questa formula:

(imposta dovuta x  percentuale di interesse legale x  n° giorni trascorsi dalla violazione ) / 365.

Il tasso di interesse legale nel 2024 è pari a 2,5%.

Nel caso in esempio, quindi gli interessi saranno pari a (400 x 0,025 x 30) / 365 =  0,82€

Questo vuol dire che, con la sanzione al 15%, pagheresti 406,82€, pari a 400€ + 6€ + 0,82€. Mentre con la sanzione al 12,5%, pagherai un totale di 405,82€, pari a 400€ + 5€ + 0,82€.

Possiamo occuparci noi del calcolo del tuo ravvedimento operoso ed evitare che ciò avvenga di nuovo

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Fonti: def.finanze.it | www.normattiva.it

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